tag:blogger.com,1999:blog-87436811731451466942024-03-18T09:44:44.049+01:00Natura GiuridicaBlog che si occupa di diritto dell'ambiente e dell'energia,di Andrea Quaranta,environmental risk manager e consulente ambientale in materia di rifiuti,urbanistica e paesaggio,acque,danno ambientale,bonifiche,responsabilità d'impresa,inquinamento e fonti rinnovabili (fotovoltaico,eolico,biomasse,biogas).Consultando il blog è possibile tenersi aggiornati sulle principali novità normative in materia di ambiente,approfondendone gli aspetti tecnici attraverso il sito collegato naturagiuridica.comAndrea Quarantahttp://www.blogger.com/profile/12608201410138335636noreply@blogger.comBlogger866125tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-73859037222067242092023-08-02T19:06:00.005+02:002024-01-18T19:08:17.538+01:00Come misurare la sostenibilità aziendale? La guida per la scelta dello strumento giusto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-family: verdana;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVB1PwTQpXTQB3mJKHI1zKJc4uc9TJOkuFVydhQsUjkm9C2uv1MAw9VcWbf5q0urcwjAGii3G_vZtZviRkgV6woZasAxPSegZRYXgBeXqdrj495d-dJpGWaPprBGLlAu64ROdVbjQFiB4KGyg0KkfSmNN0r5YckmiYL2dY-jNuuYIineQ-Tric8eFc0nYo/s640/sustainability-icons-5924492_640.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="609" data-original-width="640" height="305" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVB1PwTQpXTQB3mJKHI1zKJc4uc9TJOkuFVydhQsUjkm9C2uv1MAw9VcWbf5q0urcwjAGii3G_vZtZviRkgV6woZasAxPSegZRYXgBeXqdrj495d-dJpGWaPprBGLlAu64ROdVbjQFiB4KGyg0KkfSmNN0r5YckmiYL2dY-jNuuYIineQ-Tric8eFc0nYo/s320/sustainability-icons-5924492_640.png" width="320" /></a></div>Sul portale Teknoring ho recentemente commentato uno studio di ISPRA, QUINN e SNPA che propone linee guida per una scelta consapevole dei metodi di <a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/come-misurare-sostenibilita-aziende/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">misurazione della sostenibilità</span></a> in ambito aziendale.</span><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il documento dal titolo “<b>Scegliere come misurare la sostenibilità. Linee guida ad una scelta consapevole dei metodi per misurare la sostenibilità aziendale</b>” “intende essere un nuovo tassello dell’insieme di strumenti messi a punto per supportare le imprese, in particolare le PMI, nel percorso di miglioramento della propria competitività e accrescimento della loro capacità di essere attore attivo del cambiamento” e potrebbe contribuire in modo decisivo ad un cambio di paradigma. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nell'articolo affronto i seguenti argomenti: </span></div><div style="text-align: justify;"><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>Il percorso lineare e sequenziale (l’adattamento al contesto) -</i> Lo scopo finale del report è far acquisire al lettore gli strumenti conoscitivi per elaborare la <b>scelta del modello di misurazione della sostenibilità più adeguato</b> alle caratteristiche della sua organizzazione.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>La concretezza e la non-retorica: il concetto di co-evoluzione</i> - Il documento ripercorre il progressivo crescere dell’interesse verso la <b>CSR</b> (Corporate Social Responsability), che ha dato sempre più spazio (e valore) al dialogo con gli stakeholder.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>Il contesto e la molteplicità di strumenti: come scegliere?</i> - Focus sulla crisi in atto che è economica, sociale e ambientale al contempo.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>Misurare la sostenibilità e modelli di rating</i> - I tratti comuni ai vari <b>modelli di rating</b> e le principali differenze tra i principali modelli, come il rating ESG, il Carbon Disclosure Project o l'Ecolabel UE.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>La raccolta digitale dei dati: l’esempio del “Waste Management”</i> - La sostenibilità aziendale inizia con una gestione ottimale delle risorse: consumare meno e meglio, e la <b>digitalizzazione del waste management</b> è un passaggio fondamentale per almeno 5 motivi. </span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>L’analisi comparata per una scelta ponderata </i>- Soltanto attraverso un’analisi comparata degli elementi fondanti dei diversi modelli è possibile avere una fotografia chiara e completa del grado di sviluppo attualmente raggiunto per quanto riguarda la <b>misurazione della sostenibilità d’impresa</b> e scegliere il modello più conveniente da adottare all'interno della propria impresa.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;"><i>Le raccomandazioni per una scelta ponderata</i> - I possibili vincoli alla scelta di una certo modello e le tre azioni su cui concentrarsi per implementare il modello prescelto.</span></li></ul><span style="font-family: verdana;"><br /></span><ul><li><span style="font-family: verdana;">L<i>’evoluzionismo consapevole</i> - Ossia fondato sulla capacità di comprendere le sfide dell’ambiente esterno, accettare la responsabilità rispetto all’ecosistema di riferimento, comprenderne le necessità per anticipare i bisogni e cogliere le opportunità. </span></li></ul></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Per approfondire, si rimanda al portale Teknoring per la lettura completa dell'articolo <a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/come-misurare-sostenibilita-aziende/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Come misurare la sostenibilità nelle aziende</span></a>.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href=" https://pixabay.com/it/users/meesgroothuis-19184367/" target="_blank">Immagine Pixabay</a></span></div>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-52579684499863040552023-02-05T18:31:00.007+01:002024-02-23T11:27:51.341+01:00Un sistema alimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico è possibile. <p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-family: verdana;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVycGSF-DkiHlh8XxJ97u5Rm5fMDdeLwEGyJA4b7EkH47NDQx6qM_1zoaQdSPiR4NjlKWpa-CnPQ733asfqVjRPta2-yVFoulookQ7ln1G0Y_5SiIXQfer-DIhzlDEnGQyLGVGZ3c8Ph-1_Tx0yy60zI_xeBhXlM_UnUr3GNwDEZikcqyV1v8kh6aIQZw/s640/woman-6289052_640.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="615" data-original-width="640" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVycGSF-DkiHlh8XxJ97u5Rm5fMDdeLwEGyJA4b7EkH47NDQx6qM_1zoaQdSPiR4NjlKWpa-CnPQ733asfqVjRPta2-yVFoulookQ7ln1G0Y_5SiIXQfer-DIhzlDEnGQyLGVGZ3c8Ph-1_Tx0yy60zI_xeBhXlM_UnUr3GNwDEZikcqyV1v8kh6aIQZw/s320/woman-6289052_640.png" width="320" /></a></div>Sul portale Teknoring sono tornato ad affrontare il tema del <b>sistema alimentare</b>: un sistema alimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico è fondamentale per attuare pienamente la transizione ecologica, perché il <b>sistema agro alimentare</b> così com'è inquina parecchio; non solo: è fortemente iniquo dal punto di vista sociale ed ha, in alcuni contesti, effetti negativi sulla salute umana. Infine, a seguito di eventi quali la pandemia da Covid 19, l'invasione dell'Ucraina e la crisi energetica, che in parte ha preceduto la guerra, hanno accresciuto le difficoltà economiche del settore. </div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Eppure, come potrete leggere negli <b>articoli che ho dedicato al sistema del cibo</b>, qualcosa si sta facendo, sotto molteplici punti di vista. Il primo passo per risolvere i problemi, anche quelli ad elevato tasso di complessità ed interconnessione quali le criticità del <b>sistema alimentare globale</b>, è sempre conoscere le cose sotto tutti i punti di vista, per capire da una parte come orientare le politiche pubbliche e dall'altra diventare consapevoli di cosa possiamo fare non consumatori. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'obiettivo è un <b>sistema agro-alimentare più efficiente, equo, sicuro, sostenibile</b>. </span></p><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Articoli sul tema che potrete leggere sul portale Teknoring: </span></h4><p style="text-align: justify;"></p><ul><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.teknoring.com/news/agricoltura-e-agroalimentare/editing-genetico-alimentare-4-0-diritto-di-critica-potere-di-veto/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">L’editing genetico alimentare 4.0, fra diritto di critica e potere di veto</span></a> A seguito dell’indagine e della consultazione pubblica promossa dalla Commissione Europea sull’editing genetico, si è riacceso il dibattito anche sul tema del ricorso alle tecniche di coltivazione OGM</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.teknoring.com/news/rifiuti/come-ridurre-food-waste-intelligenza-artificiale/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">I dati della lotta allo spreco alimentare, fra strategie dimenticate e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale</span></a> Lo spreco alimentare ritorna a crescere. Sono stati presentati i nuovi dati, in occasione della 9^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che rivelano come, dopo il ritorno alla vita sociale, terminata la fase acuta della pandemia, il livello di spreco è cresciuto del 15% nel 2021, rispetto alla precedente rilevazione.</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.teknoring.com/news/agricoltura-e-agroalimentare/perdite-sprechi-alimentari-sostenibilita-fao-guida/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Perdite e sprechi alimentari dal punto di vista delle sostenibilità</span></a> Per un mondo più sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale è fondamentale affrontare il problema della nutrizione e della distribuzione del cibo: ridurre gli sprechi utilizzando la tecnologia, far arrivare il cibo a tutti, produrre il cibo che serve in modo meno inquinante</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/lotta-allo-spreco-alimentare-strategie-intelligenza-artificiale/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">I dati della lotta allo spreco alimentare, fra strategie dimenticate e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale</span></a> Dopo il ritorno alla vita sociale, terminata la fase acuta della pandemia, il livello di spreco alimentare è cresciuto del 15% nel 2021, rispetto alla precedente rilevazione</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://www.teknoring.com/news/agricoltura-e-agroalimentare/linsostenibilita-sistema-del-cibo-inquinamento/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">L’insostenibilità del modello di sviluppo alimentare e alcuni falsi miti</span></a> La cattiva notizia è che il sistema mondiale del cibo inquina il nostro pianeta e che questo impatto negativo spesso viene sottovalutato. La buona notizia è che se metteremo in atto nuovi comportamenti, l’inquinamento del pianeta diminuirà sensibilmente.</span></li></ul><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Foto di </span><a href="https://pixabay.com/it/users/dandelion_tea-15261675/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=6289052" style="text-align: left;">Agata</a><span style="text-align: left;"> da </span><a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=6289052" style="text-align: left;">Pixabay</a></p>Andrea Quarantahttp://www.blogger.com/profile/12608201410138335636noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-62185373653715148312022-09-23T10:13:00.014+02:002024-02-23T11:19:04.757+01:00Quali sono le strategie che Governi e Consumatori possono mettere in campo per far fronte al caro-bollette e attuare la transizione ecologica?<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinggrUIBjMZ7G-wv7l0EEvGaa9QeWlFK34V2gkPPDaRJc3GCnMFjI4az2GQuOIjQ4wD3OOdOg1Mvy7hNlb0MpUsicLI9CKolMslXZ_q2EZr8fGQJFZ18ZZgZyN8rioObcsOYqAioofRj_-_E14INMjCCOBqHZotsEuj4Lym2_qh6-E2ClGN0HVNm28xmlC/s640/gas-7457926_640.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="427" data-original-width="640" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinggrUIBjMZ7G-wv7l0EEvGaa9QeWlFK34V2gkPPDaRJc3GCnMFjI4az2GQuOIjQ4wD3OOdOg1Mvy7hNlb0MpUsicLI9CKolMslXZ_q2EZr8fGQJFZ18ZZgZyN8rioObcsOYqAioofRj_-_E14INMjCCOBqHZotsEuj4Lym2_qh6-E2ClGN0HVNm28xmlC/s320/gas-7457926_640.jpg" width="320" /></a></div>Gli ultimi articoli che ho pubblicato riguardano il delicato <b>tema energetico</b>: l'aumento e la volatilità dei prezzi del mercato sta impattando sui prezzi delle bollette ed a cascata sui beni di ogni genere. Un inverno rigido potrebbe peraltro comportare una carenza negli stoccaggi, ossia la riserva di gas che ogni anno il nostro Paese mette da parte per far fronte all'inverno. </span></div><div><br /></div><h3 style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;">Ecco gli ultimi articoli che ho scritto sul tema energetico pubblicati su Teknoring.com</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Sul portale Teknoring, ho parlato di <a href="https://www.teknoring.com/news/efficienza-energetica/la-cultura-energetica-e-non-solo-cosa-servirebbe-per-un-effettivo-risparmio-energetico-in-italia/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">risparmio energetico</span></a>: l'articolo presenta brevemente i dati emersi da ricerche sul livello di consapevolezza degli Italiani sul tema dell’<b>efficienza energetica</b>. Quanto siamo consapevoli di quali potrebbero essere le misure concrete da attuare individualmente per ridurre i costi in bolletta e risparmiare così miliardi di metri cubi di gas? Non dobbiamo dimenticare inoltre che le misure di risparmio ed efficienza energetica attuate da ognuno di noi possono avere un ruolo decisivo nel processo di transizione ecologica, in particolare nel raggiungimento degli obiettivi sottoscritti in ambito Comunitario. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nell'articolo "<span style="color: #2b00fe;"><a href="https://www.teknoring.com/news/efficienza-energetica/dipendenza-energetica-dellitalia-cosa-fare-per-indipendenza/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">La dipendenza energetica dell’Italia e le speranze di indipendenza: cosa fare</span></a> ?</span>" si parla degli errori compiuti nel passato riguardo alla <b>strategia energetica nazionale</b>: le non scelte che oggi ci fanno trovare in difficoltà di fronte alla possibilità di carenza di gas e alla volatilità del mercato energetico. Sempre con l'ausilio dei dati, si spiega come è attualmente composto il nostro mix energetico (da dove proviene l'energia che utilizziamo) e quali sono le strategie da mettere in atto per ridurre i consumi energetici e la dipendenza dal gas russo e degli altri Paesi. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">I dati mostrano anche come il rimbalzo dell'economia nel post pandemia abbia comportato un maggiore utilizzo dell'energia nel nostro Paese: non dobbiamo mai dimenticare infatti che l'energia è uno dei motori dell'economia. </span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Gli articoli sul tema energetico pubblicati su Ambiente & Sviluppo e QuotidianoPIU</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Come accennato prima, il tema del caro bollette e del risparmio energetico si lega a quello più generale e di medio - lungo periodo della <b>transizione ecologica</b>. Ho toccato queste tematiche anche sulla <a href="https://shop.wki.it/periodici/ambiente-sviluppo-s13038/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">rivista Ambiente & Sviluppo</span></a> "Il Piano per la Transizione Ecologica e gli aspetti tecnici e culturali della svolta che dobbiamo imprimere al nostro Paese" e <span style="text-align: left;">"Waste to energy: il ruolo dell’energia da rifiuti nella transizione ecologica" usciti tra maggio e luglio 2021.</span></span></div><div><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Infine, segnalo anche gli articoli che ho pubblicato sul portale QuotidianoPIU.it Il primo riguarda il provvedimento del MiTE che amplia il campo di applicazione della procedura semplificata per gli <a href="https://www.quotidianopiu.it/dettaglio/10025701/modello-unico-per-impianti-fotovoltaici-fino-a-200-kw-piu-facile-linstallazione" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">impianti fotovoltaici fino a 200 kw</span></a>: il Modello Unico si applicherà ad impianti (realizzazione, modifica, potenziamento, connessione, esercizio) con specifiche caratteristiche.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><span style="text-align: left;">Il secondo riguarda invece le misure previste dal </span>PNRR per l'<b>efficientamento energetico</b>, in particolare per ottenere le <a href="https://www.quotidianopiu.it/dettaglio/10030753/pnrr-e-efficientamento-energetico-come-ottenere-le-agevolazioni" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">agevolazioni per finanziare la realizzazione di sistemi di teleriscaldamento</span></a> e teleraffrescamento efficiente: nell’avviso pubblico del MiTE tutte le informazioni necessarie per presentare la domanda, entro il 06 ottobre 2022, ed accedere alle agevolazioni rientranti negli investimenti M2-C3 del PNRR.</span></div><div><br /></div><div><br /></div>
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/geralt-9301/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=7457926">Gerd Altmann</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=7457926">Pixabay<br /></a><br />Andrea Quarantahttp://www.blogger.com/profile/12608201410138335636noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-14114171789625074882022-07-29T16:33:00.005+02:002024-02-23T11:24:23.881+01:00Il Programma Life compie trent'anni e intanto l'Earth Overshoot Day 2022...<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7HupiLgcX8J3hutGozfdj0YXXJcIoo4meN_WIdWX6bygf3gt8m81T7iV8C6s6_P_J5Rur-U_laBClFf7thLqGtHkSkZowzyU3jSBBZLZGemprx1RuRIPoAcCHDAf8vMfErhdqtrpmv373t0PzDa_Qc_bJUU22-uYbHaTv57JS8ZdDpzJLUxJs_9aFgZns/s640/ecological-7762516_640.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7HupiLgcX8J3hutGozfdj0YXXJcIoo4meN_WIdWX6bygf3gt8m81T7iV8C6s6_P_J5Rur-U_laBClFf7thLqGtHkSkZowzyU3jSBBZLZGemprx1RuRIPoAcCHDAf8vMfErhdqtrpmv373t0PzDa_Qc_bJUU22-uYbHaTv57JS8ZdDpzJLUxJs_9aFgZns/s320/ecological-7762516_640.jpg" width="320" /></a></div>Il <a href="https://www.teknoring.com/news/tutela-del-territorio/calls-for-proposals-progetto-life-2022/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Programma Life</span></a>, lo strumento di finanziamento dell'UE per tutelare e ripristinare la biodiversità e contrastare il cambiamento climatico compie 30 anni. Al momento è in corso il <b>programma LIFE 2021/27</b> ed a metà maggio 2022 è stata aperta la "call for proposal 2022" che consentirà di presentare progetti tra settembre e marzo prossimo. Il trentennale è un anniversario importante, induce a tracciare un bilancio di efficacia senza sconti di questo programma, che nel tempo ha permesso di recuperare molte aree dei Paesi UE salvaguardando specie animali e vegetali, interi habitat insomma. Tuttavia, occorre migliorare - aumento dei progetti finanziabili, maggiore presenza di progetti per l'Italia e tutela della biodiversità marina sono solo tre punti su cui occorre lavorare ancora - anche alla luce di un altro appuntamento annuale, quello dell'Earth Overshoot Day, sempre più in anticipo, anno dopo anno dopo anno. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ricordiamo che l'<a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/2008/10/earth-overshoot-day-lescalation-senza.html" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Earth Overshoot Day</span></a> è il giorno, in cui (una parte de) l’umanità ha finito di consumare <i>tutte </i>le risorse che la natura è in grado di produrre in un anno solare. L'<a href="https://economiacircolare.com/overshoot-day-2022-italia-mondo/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Earth Overshoot Day 2022</span></a> internazionale è caduto ieri 28 luglio, mentre quello italiano è stato raggiunto il 15 maggio. A partire dagli anni 70, la data cade in progressivo anticipo rispetto al 31 dicembre, e soltanto nel 2020, anno di diffusione su scala globale della pandemia da Covid-19, l'Overshoot day ha avuto un sensibile arretramento attestandosi al 22 agosto; nel 2021, con il progressivo ritorno alle normali attività quotidiane, l'orologio ha ripreso la sua corsa. </div><div style="text-align: justify;">Quindi continuiamo a vivere al di sopra delle nostre possibilità, consumando più risorse naturali di quelle che dovremmo, senza lasciare il tempo al Pianeta per rigenerarle. Ecco che cosa scrivevamo su questo blog nel "lontano" 2008: </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div></div><blockquote><div>"Solamente dopo 9 anni, nel 1995, già a partire dal 21 novembre, la quantità di risorse andava oltre la capacità degli ecosistemi di rigenerarsi.</div><div>Nel 2005 l’Earth Overshoot Day è caduto il 2 ottobre.</div><div>Quest’anno, come anticipato, la data è stata anticipata al 23 settembre.</div><div>Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, di questo passo nel 2050 si arriverà alla scadenza anticipata del 1° Luglio, ovvero si avrà bisogno di un secondo pianeta per soddisfare i capricci insostenibili degli esseri umani".</div></blockquote><div></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">Anche la battaglia che si combatte per contrastare questo pericoloso trend è ormai di lungo corso, e il progetto Life ne è oggi soltanto un tassello, per fortuna! Come dicevamo, lo scorso 17 maggio la Commissione europea ha effettuato le “Calls for proposals”, gli “inviti a presentare proposte” per progetti/azioni LIFE per l’anno 2022, stanziando 598 milioni di euro per progetti/azioni di conservazione della natura, protezione dell’ambiente, azione per il clima e transizione verso l’energia pulita. Il budget inizialmente preannunciato è stato aumentato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Gli “Inviti a presentare proposte” per il 2022 co-finanzieranno progetti/azioni nell’ambito dei 4 sottoprogrammi previsti da LIFE:</div><div style="text-align: justify;"><ul><li>natura e biodiversità (per un totale di 242 milioni di €);</li><li>economia circolare e qualità della vita (per un totale di 158 milioni di €);</li><li>mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (per un totale di 99 milioni di €);</li><li>transizione all’energia pulita (per un totale di 98 milioni di €).</li></ul></div></div><div>E' evidente però che occorre fare di più: i modelli e le strategie per contrastare il cambiamento climatico devono orientare la <a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/rischi-cambiamento-climatico-verso-nuova-pianificazione-industriale-politica/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">pianificazione politica e industriale</span></a>: un ambientalismo pragmatico, attuato da tutti anche se comporta sacrifici o rinunce, perché non c'è più tempo. </div><div><br /></div>
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/yol-mansdart-23773096/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=7762516">Yolanda Díaz Tarragó</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=7762516">Pixabay</a>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-45892605758916268342022-04-29T18:52:00.005+02:002022-06-04T16:18:53.157+02:00Il lato green dell'HSE management, il nuovo e-book di Andrea Quaranta<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"></div></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiBKYuam-x9sMg_4Tw3n5WxYwDaVVCsmnfqKsO3uE_8dPD0X7xEjEFn-WZTiPLsLAWI-t6FKne_BrvF-zDEyyQRTqLpxOL7GhqC-7g8C4SoxHAyHwVn3NJK98e83Dayv7S-588CJuoZcsehb_gYbOyrbgl8hPQ_b3hCZ7RfOXrlU3oQlaO3BjDJ1jGVA/s864/LOCANDINA%20HSE%20MANAGEMENT%20alta%20risoluzione.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="864" data-original-width="576" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiBKYuam-x9sMg_4Tw3n5WxYwDaVVCsmnfqKsO3uE_8dPD0X7xEjEFn-WZTiPLsLAWI-t6FKne_BrvF-zDEyyQRTqLpxOL7GhqC-7g8C4SoxHAyHwVn3NJK98e83Dayv7S-588CJuoZcsehb_gYbOyrbgl8hPQ_b3hCZ7RfOXrlU3oQlaO3BjDJ1jGVA/s320/LOCANDINA%20HSE%20MANAGEMENT%20alta%20risoluzione.png" width="213" /></a></div>E' disponibile da pochi giorni sul portale shop.wiki.it il nuovo e-book di Andrea Quaranta </span><a href="https://shop.wki.it/ebook/ebook-il-lato-green-dell-hse-management-s755233/" style="text-align: justify;" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">"Il lato green dell'HSE management - Come creare un business duraturo adottando la sostenibilità come modello gestionale"</span></a></div></div></div><p></p><p style="text-align: justify;">Partendo dalla propria esperienza personale: "...con il tempo il mio raggio di azione come giurista ambientale si è notevolmente ampliato, soprattutto dal punto di vista gestionale: oggi progetto, implemento e coordino sistemi di gestione integrati ambiente e sicurezza: sono diventato, quello che oggi si definisce un <b>HSE manager freelance</b>", l'autore pone un raffronto tra le professioni del consulente ambientale e dell'RSPP, lungo la strada che porta all'<b>HSE management</b>. E lo fa partendo da alcune qualifiche più o meno altisonanti ed originali che si sentono in giro, come QEHS/QEEHS, QEEHSS managers, service delivery manager ecc. </p><p style="text-align: justify;">Sulla base dell'esperienza dell'autore <a href="https://www.naturagiuridica.com/external-hse-manager-rivolgiti-a-natura-giuridica/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Andrea Quaranta</span>,</a> "emerge un quadro sconcertante sull’approccio alle tematiche ambientali, dal punto di vista della compliance, in senso lato, e delle sue componenti: scarsa consapevolezza, scarsa conoscenza del contesto e del dato normativo, incapacità di cogliere gli intrecci con il “settore” della sicurezza”, considerazione delle sostenibilità come un orpello, del digitale come un’esagerazione, delle competenze come qualcosa di meramente nozionistico, didattico. Solo per fare alcuni esempi". Insomma, <b>i mondi “HS”, da un lato, e quello della “E”, dall’altro, sembra che fatichino molto a parlarsi</b> e di conseguenza non riescono a lavorare in modo integrato, e quindi efficiente ed efficace.</p><p style="text-align: justify;">Ripercorrendo la c.d. <b>storia giuridica della figura dell'RSPP</b> a partire dagli anni '80, l'autore illustra il rapporto di tale figura sia con le diverse professionalità che rientrano nelle consulenze ambientali sia con l'HSE management. Nel 2018, la norma UNI 11720:2018 ha finalmente definito i requisiti relativi all’attività professionale del Manager HSE, un professionista che ha delle conoscenze, abilità e competenze che dovrebbero garantire la gestione complessiva e integrata dei processi e sotto processi in ambito HSE.</p><div style="text-align: justify;">Segue un focus volto a spiegare le <b>differenze tra il ruolo di RSPP e quello di HSE manager</b> sottolineando come la crescente necessità di integrazione, all'interno di sempre più aziende, della compliance normativa negli ambiti salute, sicurezza e ambiente, rappresenti un’importante sfida per l’HSE Manager, che al di là delle conoscenze, delle abilità e delle competenze che la norma disciplina con dovizia di particolari, ha un ruolo - che è qualcosa che va ben oltre queste ultime - fondamentale non solo all’interno della realtà nella quale opera, ma anche all’esterno.</div><p style="text-align: justify;"><br /></p>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-78525541698639167832022-02-24T12:29:00.004+01:002024-02-23T11:44:26.647+01:00La scuola che verrà: migliore qualità dell'aria nelle aule e mobility manager scolastico, forse...<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"></span></p><span style="font-family: verdana;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCCq4g3eLy8yuTOdJLWq-o_w4GW5nFr_2JsKGhpvLm6EOM_ZQbJmAevXi0BOv-_3f-zXJPPTXnijl19OrX3QH_d8_ImlnwPc3-N5Z4GSPIrkNO-s8KIC62A4p4xujR70J2jqX8Frz2gnlM_fBx1uuvYly1MB-Q3DDeefXu7qIZm_yigaZRUa2vy93X8wu1/s640/cars-5970663_640.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCCq4g3eLy8yuTOdJLWq-o_w4GW5nFr_2JsKGhpvLm6EOM_ZQbJmAevXi0BOv-_3f-zXJPPTXnijl19OrX3QH_d8_ImlnwPc3-N5Z4GSPIrkNO-s8KIC62A4p4xujR70J2jqX8Frz2gnlM_fBx1uuvYly1MB-Q3DDeefXu7qIZm_yigaZRUa2vy93X8wu1/s320/cars-5970663_640.png" width="320" /></a></div><br />Due articoli pubblicati sul portale Teknoring hanno per argomento la scuola che verrà, che sarà (si spera!) diversa da quella attuale, negli ultimi tempi assai spesso messa sotto i riflettori; riflettori che durante la pandemia da Covid-19 ne hanno evidenziato sia le carenze strutturali, dovute all'endemica mancanza di politiche di investimento, sia l'energia e la voglia di fare per superare la pandemia ed andare avanti migliorando.</div></span><p></p><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Qualità dell'aria nelle scuole</span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><b>Il primo articolo</b> riguarda il tema dibattuto della <a href="https://www.teknoring.com/news/medicina-del-lavoro/qualita-dellaria-edifici-scolastici-risultati-progetto-qaes/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">qualità dell'aria negli edifici scolastici</span></a>: in molti ritengono che migliorando la qualità dell'aria vi sarebbe una riduzione significativa della circolazione del Covid-19 con conseguente abbassamento dei contagi soprattutto in fasce d'età a rischio, sia perché non è possibile mantenere la mascherina (scuola dell'infanzia), sia perché la campagna vaccinale procede a rilento (scuola primaria). </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Un tassello importante da introdurre nel dibattito è costituito dalla nuova Prassi di riferimento (<a href="https://www.teknoring.com/news/sicurezza-sul-lavoro/qualita-dellaria-negli-edifici-scolastici-pubblicata-la-uni-pdr-1222022/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">UNI/PdR 122:2022</span></a>) sul monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici e sugli strumenti e strategie di campionamento ed interpretazione delle misure.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">"La UNI/PdR presenta obiettivi diversificati:</span></div><div><div style="text-align: justify;"><ul><li><span style="font-family: verdana;">definire una procedura operativa semplificata per il monitoraggio e il controllo della qualità dell’aria attraverso il monitoraggio di alcuni parametri indicatori (la procedura è applicabile in autonomia dai gestori degli edifici, senza l’appoggio di un laboratorio di prova);</span></li><li><span style="font-family: verdana;">definire le procedure, che il gestore può seguire, in caso di affidamento di monitoraggio a un laboratorio di prova: comprensione della problematica, come affidare l’incarico, quali parametri misurare, valutare e interpretare i risultati delle prove commissionate".</span></li></ul></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La prassi è stata sviluppata nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera, <a href="https://www.qaes.it/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">QAES</span></a> (Sviluppo di nuovi standard per il miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente interno delle scuole), che "affronta il problema della scarsa qualità dell’aria e dell’ambiente interno negli edifici scolastici e delle relative ricadute in termini di salute e capacità di apprendimento”.</span></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Mobility manager scolastico</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><b>Il secondo articolo</b> concerne la figura e le competenze del <a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/mobility-manager-scolastico-linee-guida/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">mobility manager scolastico</span></a>: anche in questo caso, si può dire che negli ultimi mesi il trasporto scolastico sia stato sotto i riflettori per le ricadute che indubbiamente ha sulla necessità di calmierare il trasporto locale nelle fasi più difficili della pandemia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La notizia in questo caso è data dal fatto che il Ministero dell’istruzione ha emanato le Linee Guida per favorire l’istituzione del mobility manager in tutti gli istituti scolastici, linee guida attese da circa sei anni!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Ricordiamo in proposito che questa figura è stata introdotta dalla legge n. 221/2015 (art. 5, comma 6), con il compito di “organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; coordinarsi con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune; verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l’integrazione degli stessi; garantire l’intermodalità e l’interscambio; favorire l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili”.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il Ministero dell’istruzione avrebbe dovuto approvare, entro 60 gg dall'entrata in vigore della L 221, specifiche linee guida per favorire l’<i>istituzione in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado</i>, della figura del mobility manager scolastico, “scelto su base volontaria e senza riduzione del carico didattico, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente”</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Tuttavia, nella seduta del <a href="https://www.miur.gov.it/documents/20182/6646692/CSPI-P-MobilityManager_23nov_21.pdf/5d012694-4e3d-dd0c-9c93-e7dd93b2b8ae?t=1639651925578" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">23 novembre 2021 il CSPI</span></a> (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ha rilevato come: “sarebbe necessaria la previsione di una figura esterna (o interna, se disponibile, sul modello del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) che fornisca una specifica collaborazione a supporto della scuola, dotata delle suddette competenze, formata e adeguatamente retribuita”.</span></div><div><br /></div>
Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/rizaaprilliana46-7041959/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=5970663">riza april</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=5970663">Pixabay</a>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-64816293572484944292022-01-04T16:21:00.004+01:002023-10-21T16:53:52.960+02:00Arredi urbani green: come cambia il volto delle smart cities?<p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Come cambia il volto dei centri urbani in epoca di transizione ecologica? Cosa sono gli <b>arredi / elementi urbani green</b> e come cambiano il volto delle <a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/search/label/Smart%20Cities" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">smart cities</span></a>?</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La transizione ecologica porta con sé una serie di cambiamenti epocali, la maggior parte dei quali sta avendo un impatto diretto sui nostri stili di vita: dalle modalità di lavoro, a quelle con cui acquistiamo le merci ed i servizi, o con cui ci spostiamo. A questi, occorre aggiungere delle innovazioni che riguardano il volto delle nostre città: la presenza crescente di soluzioni di arredo green che hanno un impatto misurabile dal punto di vista energetico.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Le città hanno bisogno di ridurre le emissioni inquinanti, prodotte per esempio dagli impianti di riscaldamento e dai veicoli circolanti; hanno inoltre bisogno di ridurre l'<a href="https://www.teknoring.com/news/inquinamento/inquinamento-acustico-danni-salute-ambiente/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">inquinamento acustico</span></a>, il rumore, che ha più effetti dannosi sulla salute di quanto la maggior parte di noi sospetti. Hanno inoltre necessità di aumentare e rendere attraenti e funzionali gli spazi verdi, per permettere a tutti di respirare un'aria più pulita ed al tempo stesso di spostarsi con mezzi alternativi all'automobile. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Inoltre, è molto importante ricreare il senso di comunità, messo a durissima prova negli ultimi anni, a causa della <a href="https://www.teknoring.com/news/inquinamento/impatto-ambiente-covid-19-effetti-lungo-termine/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">pandemia da Covid19</span></a> e prima ancora dalla crisi economica. I nuovi arredi urbani spesso coniugano soluzioni green & digitali, che si possono connettere ad i nostri dispositivi, dandoci per esempio la possibilità di ricaricare il pc, il telefono o la nostra bici elettrica mentre sostiamo su una panchina a leggere un libro.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Perché una città sia una smart city è importante non soltanto una connettività estesa e la presenza di collegamenti efficienti di superficie e non, ma è fondamentale che riduca le proprie emissioni inquinanti, garantendo al tempo stesso soluzioni gradevoli per l'occhio oltre che funzionali.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiOVMne8MqTNBRCN1f0nWluZGBXXE71dzrOvaBc7FzdRcoRYFQM3txnCW5V4pbAklFjaZmMqrouyKjT5ze9IKLf6636RR903aSNIV17y27razMwyBgR8m34A45UyLw8DZ8AhtahBtwhPmFNzv3RxGj2_qmDPZcKYjo9R8LsESzQ-l_d6oEDILuKSNl-fw=s1018" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Facciamo qualche esempio: una start up con sede in Germania ha ideato i <span><i>City Trees (v. immagine accanto)</i>, pannelli verticali alti 4 metri e larghi 3, di muschi e piante vascolari, con 2 panchine integrate, che servono per ridurre l'inquinamento atmosferico nelle città in spazi ridotti. Non hanno bisogno di collegamento alla rete elettrica e le piante sono dotate di serbatoi per l'acqua. </span></span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><i>Flo</i> è invece un fiore fotovoltaico (v. immagine iniziale), ideato da un'azienda del bolognese, che può essere utilizzato nelle piazze, nei parchi, sui lidi balneari per fornire diversi servizi ai cittadini: fare la doccia calda dopo una giornata di mare oppure ricaricare biciclette elettriche o ancora per fare esercizio fisico all'aria aperta. Questi arredi sono capaci di generare energia pulita, a partire da fonti rinnovabili, senza inquinare l’ambiente. Non richiedono rete elettrica e connessione dati: l’energia necessaria al funzionamento viene prodotta da pannelli fotovoltaici costruiti e progettati ad hoc per la struttura.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><span style="font-family: verdana;"><div style="text-align: justify;">Arredi simili sono le <i>Foglie fotovoltaiche</i>, fatte di pannelli solari, pensate come sculture che si integrano nell'ambiente dove sono inserite. Un altro prodotto è <i>Gastone</i>, una panchina ad anello che può fornire illuminazione notturna, ricarica di smartphone, collegamento WiFi, diffusione sonora, e che può anche essere usata come ufficio urbano e punto di raccolta rifiuti. </div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">In qualche caso, impianti simili possono essere installati anche in abitazioni private.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Lo spunto per questo post ci è stato ispirato da qui: <a href="https://www.prontobolletta.it/news/city-trees/"><span style="color: #2b00fe;">https://www.prontobolletta.it/news/city-trees/</span></a></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-50013609140443395032021-10-14T19:49:00.010+02:002023-10-21T16:54:05.342+02:00Smart working: una miniguida se si sta pensando di richiederlo o di sceglierlo<br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Questo articolo è una <b>miniguida sullo smart working o lavoro agile</b>, scritta non solo sulla base della mia esperienza personale ma attingendo anche alle esperienze di amici e colleghi smart worker come <a href="https://www.naturagiuridica.com/consulente-ambientale-andrea-quaranta/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;"><b>me</b></span></a>. Certo non pretende di essere esaustiva, ma potrebbe essere utile per chi sta pensando di optare per questa scelta.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'ultimo post scritto su questo blog, a maggio scorso, parlava del <a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/2021/05/il-destino-dello-smart-working.html" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">destino dello smart working</span></a>, ed oggi ricomincio a scrivere sul naturagiuridica.blogspot.com parlandovi proprio di smart working.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il motivo è che domani entra in vigore la <a href="https://www.insic.it/sicurezza-sul-lavoro/prevenzione-infortuni-articoli/pa-e-smart-working-diritto-alla-disconnessione-e-proroga-al-31-dicembre-2021/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">disciplina che regolerà il lavoro agile per i dipendenti pubblici</span></a>, sia fin tanto che vige lo stato di emergenza (recentemente prorogato al 31 dicembre 2021), sia nella normalità futura.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">In questi mesi di pandemia da Covid19, il lavoro agile è stato lo strumento che ha permesso a molte persone di continuare a lavorare, mandando avanti "da remoto" le più svariate attività. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nel mio caso personale, durante il primo ed il secondo lockdown, la percentuale di ore lavoro in smart working ha raggiunto il 100% perché non potevo più spostarmi per raggiungere i clienti, specialmente se fuori regione. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Prima della pandemia, lo smart working era praticato da un ristretto numero di persone, e prima ancora da pochissime persone, ed una di queste ero io: <i>sono uno smart worker da oltre 15 anni</i>. </span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h3><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Ma che cosa vuol dire esattamente essere uno smart worker? </span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Innanzi tutto, vuol dire ritagliare uno spazio dedicato al lavoro all'interno del proprio domicilio; durante l'orario di lavoro dobbiamo evitare che quello spazio sia invaso da qualsiasi distrazione come figli da accudire o amici che bussano alla porta e, soprattutto in previsione di "call" e riunioni varie, occorre presentarsi davanti al video con un aspetto ordinato, come se fossimo nella nostra sede di lavoro. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Significa anche però sdoganare le ciabatte sotto la scrivania, la pausa caffè un pochino più calma e dolce, circondati dalle proprie mura domestiche. Vuol dire anche avere a disposizione una giornata più lunga, per lavorare e non solo, poiché restano a disposizione anche le ore normalmente dedicate agli spostamenti casa - lavoro; come conseguenza di ciò, potremo vedere drasticamente diminuire le spese dedicate al carburante ed alla manutenzione della macchina (anche se la batteria dell'auto potrebbe riservarci qualche scherzo se la teniamo troppo ferma...). </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">E la produttività? I primi dati sono stati recentemente pubblicati, ma sono ancora <a href="https://www.micromega.net/brunetta-attacco-allo-smart-working-nella-pa-ritorno-al-passato/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">controversi</span></a>: si parla di un aumento della produttività fino al 13%, ma persiste una certa opinione che vede di malocchio il dipendente pubblico in smart working, perché si pensa che non lavori quanto dovrebbe.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Per essere uno <b>smart worker</b> non troppo stressato d'altronde occorre acquisire una certa auto-disciplina: vi deve essere una scansione delle attività durante la giornata, una separazione tra ore di lavoro ed ore di svago o dedicate alla vita familiare: quando i bimbi e il coniuge tornano a casa, sarebbe importante dedicarsi completamente a loro, e non avere un occhio e un orecchio protesi verso il proprio dispositivo.</span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h3><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Smart Cities?</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Con la diffusione capillare dello smart working dovuta ai lockdown, le città sono diventate più silenziose, gli spostamenti in auto sono diventati più agili ed il cielo è ritornato un pochino più limpido, ma coloro che gestiscono le attività di ristorazione veloce, bar e simili, o altri servizi, come per esempio i parcheggi, hanno perso di colpo la propria clientela. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Inoltre, a chi non è mai capitato di fare un giro di shopping appena usciti dall'ufficio, o incontrare gli amici per l'aperitivo! Ecco, un fattore che spesso viene citato poco quando si parla di smart working è il senso di solitudine: dopo gli scambi di mail, chat e telefonate con i colleghi ed i capi, a fine giornata ci si ritrova soli davanti al dispositivo spento. <b>Lavorando in smart warking</b> è fondamentale ritagliarsi nuovi momenti di socialità, che siano per esempio il ritorno fra le mura dell'ufficio per un paio di giorni alla settimana, o una capatina al bar sotto casa, tanto per praticare "relazioni sociali vere", off line. </span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h3><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Cos'è per me essere smart worker?</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Ho scelto di essere uno smart worker per vivere e lavorare nello stesso luogo, un luogo che ho scelto insieme alla mia famiglia per soddisfare le nostre esigenze (abitare in un posto piccolo, non congestionato da traffico e rumore, con tanto verde), e per ottenere più tempo da dedicare a "vivere", senza l'incubo di passare ore e ore imbottigliato nel traffico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Con la pandemia<i>, a me </i>è capitato di veder aumentare molto il mio lavoro perché mi è stato chiesto di scrivere moltissimi articoli sui cambiamenti che la pandemia ha prodotto nell'ambito, per esempio, della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per non parlare di ciò che è seguìto alla crisi pandemica: il varo del PNRR e la transizione ecologica... e ciò ha determinato anche la mia latitanza come blogger!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Appartengo cioè a quella platea di lavoratori, molto fortunati, che con l'avvento della pandemia hanno visto incrementata la propria attività, ma sappiamo che molti sono stati assai meno fortunati, perché ricoprono ruoli e mansioni che sono incompatibili con lo smart working ed anche per questo durante i lock down hanno dovuto fermarsi, con gravi danni economici.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Lo smart working del dopo-pandemia</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><span>Lo smart working del futuro sarà probabilmente regolamentato da un contratto di lavoro ad hoc, dove saranno concordate da lavoratore e datore di lavoro le modalità </span><span>del suo svolgimento </span><span>(le tecnologie, i tempi di lavoro al desk, di reperibilità, ecc) , gli obiettivi da raggiungere, i livelli di produttività ed i progetti che dovranno essere realizzati nel periodo di smart working. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Lo smart working diventerà una scelta di vita certo, non verrà imposto nell'ambito di misure anti-contagio, ma è comunque una scelta che va attentamente ponderata: sia se va fatta presente e concordata con il proprio datore di lavoro, sia se si vuole svolgere da casa un'attività autonoma, perché non tutti siamo uguali, non tutti lavoriamo nella stessa maniera, non a tutti si addice lo <b>smart working</b>!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Andrea Quarantahttp://www.blogger.com/profile/12608201410138335636noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-70971824573229999182021-05-07T08:30:00.004+02:002023-10-21T16:53:04.874+02:00Il destino dello smart working<div style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: verdana;">Quale sarà il destino dello smart working dopo l'estate? </span></i><span style="font-family: verdana;">Il ricorso allo smart working è fortemente condizionato all'andamento della pandemia sotto un duplice punto di vista: nella fase emergenziale è stato esteso il più possibile laddove la tipologia di lavoro lo consentiva; nella fase post emergenza entrerà a far parte in modo più stabile e regolato della vita lavorativa di molte persone, perché non ritorneremo alla vita com'era prima del Covid19 in un batter d'ali: ci vorrà del tempo ed in questo tempo alcune abitudini dovranno necessariamente cambiare. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">A fine luglio terminerà la fase di emergenza dello smart working in cui è di fatto sospesa l’applicazione della legge sul lavoro agile, la n. 81 del 2017. Ciò significa che dal 1° agosto sarebbe necessario stipulare un accordo individuale che regoli lo smart working per ciascun dipendente, anche nel caso in cui sindacato e impresa siglino un accordo aziendale a fare da cornice.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La proroga è arrivata a fine aprile, dopo il tavolo che il ministro del Lavoro ha tenuto con le Parti sociali, e permette alle aziende di far ricorso allo smart working senza dover sottoscrivere un accordo individuale, come invece previsto dalla <a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/13/17G00096/sg" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">legge n. 81 del 2017</span></a> (Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato). </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Tuttavia, la possibilità concreta di estendere la proroga oltre l’estate e fino al 30 settembre non nasce solo per rendere possibile l’allineamento al possibile raggiungimento dell’immunità di gregge, in seguito all’attuazione del piano vaccinazioni, ma anche per dare alle imprese un tempo adeguato per disciplinare il lavoro agile post emergenza, quando per continuare lo smart working sarà necessario disciplinare il lavoro agile con i dipendenti, senza l’«ombrello» della normativa emergenziale.</span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">E arrivano i mobility manager...</span></h4><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Di certo però a regolare l’uso dello smart working nelle grandi città, con l'obieettivo di gestire il traffico ed evitare assembramenti, ci saranno molti <a href="https://www.teknoring.com/guide/guide-sicurezza-e-ambiente/mobility-manager-gestione-mobilita-sostenibile/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">mobility manager</span></a>, che avranno il compito di rendere le città più vivibili almeno per quanto riguarda i tempi di vita e di lavoro: nei prossimi giorni — ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile — sarà approvato un decreto insieme al ministro della Transizione Ecologica che introduce <i>l’obbligo del mobility manager </i>anche per le città con più di 50 mila abitanti, per le aziende con oltre 100 dipendenti e per la pubblica amministrazione.</span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'incognita della regolamentazione</span></h4><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nel frattempo, al tavolo con le Parti Sociali, il Governo ha preso l’impegno di verificare la possibilità di introdurre strumenti di incentivazione e di estendere la proroga allo smart working fino al 30 settembre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nel decreto sulle riaperture dello scorso 26 aprile è contenuta la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio, decisione che ha conseguenze anche sulla durata dello smart working. La normativa sul lavoro agile emergenziale è stata già prorogata da fine aprile a fine luglio e con ogni probabilità verrà prorogata al 30 settembre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Come molti hanno sottolineato in questi giorni, difficilmente a ottobre avremo l’immunità di gregge, per cui il rientro al lavoro dovrà tenere ancora conto di una situazione in cui in ufficio potrebbero entrare persone non vaccinate. In alcune aziende americane si sta introducendo una premialità in busta paga per chi si vaccina, un modo per incentivare una sorta di «immunità di gregge aziendale».
È in questo contesto sanitario che anche le aziende italiane stanno facendo le loro valutazioni. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Sul tavolo resta anche un’incognita legata alla regolamentazione. Le parti sociali non ritengono necessaria una revisione della legge sul lavoro agile oggi in vigore, ma soprattutto i sindacati ritengono che dovrebbe essere incentivata la contrattazione aziendale e di categoria.
Un’ipotesi in campo è la d<u>efinizione di un protocollo nazionale sullo smart working firmato dalle parti sociali</u>, sul modello di quello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma al momento il confronto non è nemmeno iniziato.</span></div><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></h4><h4 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Come si orientano i diversi settori del mondo del lavoro che hanno dovuto fare ricorso allo smart working?</span></h4><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Le telecomunicazioni sono per propensione naturale il settore dove lo smart working strutturale si sta diffondendo con maggiore velocità. Le principali compagnie telefoniche continueranno a fare ricorso in maniera sistematica allo smart working (p.e. Ericsson che ha prorogato fino a ottobre 2023 lo smart working per il 100% della popolazione aziendale, incluso i tre centri di ricerca in Italia e le organizzazioni di mercato, impegnate nell’implementazione delle reti 5G su scala nazionale. Tutti potranno lavorare da casa per 12 giorni al mese). Sono già stati stipulati diversi accordi accordi aziendali e per quanto riguarda i call center si sta lavorando a un accordo quadro di settore tra Asstel e i sindacati che introduca un modello ibrido.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Un caso particolare resta quello delle banche, dove appare imprescindibile il rapporto di consulenza alla clientela tutto centrato sulla relazione personale. In vista di ottobre bisognerà negoziare un nuovo equilibrio tra lavoro in sede e lavoro da casa, ma potrebbe non essere un’operazione semplice: il sindacato maggioritario della categoria non è favorevole allo smart working di massa perché può diventare l’anticamera dell’esternalizzazione di alcune funzioni. </span></div>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-74561467542425853402021-02-02T12:25:00.003+01:002021-02-02T12:29:24.178+01:00Pubblicato il bando del Ministero dell'Ambiente per il contributo straordinario alle imprese nelle ZEA che abbiano subito perdite di fatturato a causa del Covid19<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3DK7sP7B_PWvLDp3JdfZjqAyTkx4Ll9YSmNbBXHYh41wsEERINwWclZFjeFP5lIpJSv6PAWxrUaKFzWa7BcWGPhWXRXYtz2X_HVNrFmcB4loIHofWttplljii9mQgWWJ3b3OjAKXTOclE/s917/bando+ZEA.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="917" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3DK7sP7B_PWvLDp3JdfZjqAyTkx4Ll9YSmNbBXHYh41wsEERINwWclZFjeFP5lIpJSv6PAWxrUaKFzWa7BcWGPhWXRXYtz2X_HVNrFmcB4loIHofWttplljii9mQgWWJ3b3OjAKXTOclE/w320-h306/bando+ZEA.png" width="320" /></a><span style="font-family: verdana;">Ieri primo febbraio 2021 è stato pubblicato sul sito del <a href="https://www.minambiente.it/bandi/bando-il-contributo-straordinario-nelle-zea" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Min-Ambiente il bando per il contributo straordinario per PMI in zone ZEA</span></a>. Il bando è aperto a partire dal 15 febbraio e le domande possono essere inoltrate fino al 15 marzo 2021.</span></div><p></p><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">A chi è destinato il provvedimento? </span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il Ministero dell'Ambiente, tramite il <a href="https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/01/15/21A00124/sg" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Decreto 27/11/2020 (in GU del 15/01/2021</span></a>) ha stanziato un fondo di 40 mln di euro per attuare un regime di sostegno (Art.2 Soggetti beneficiari e requisiti) dedicato alla micro e piccole imprese, alle attività di guida escursionistica ambientale e alle guide del parco, </span></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">attivi alla data del 31/12/2019,</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">con sede operativa all'interno di una <i>zona economica ambientale o ZEA</i>, o che operino all'interno di un'area marina protetta,</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme esclusive e sostitutive della medesima oppure alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 e</span></li><li style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">che abbiano subito una riduzione di fatturato (comparazione tra fatturato 2019 e 2020) in conseguenza della pandemia da Covid19. </span></li></ul><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Oltre a tali requisiti i soggetti sopra individuati devono svolgere attività economica ecocompatibile.</span></p><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Cosa si intende per attività ecocompatibile?</span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il provvedimento specifica cosa si intende per attività economiche eco-compatibili (Art.4 del decreto attuativo): ossia alla data di presentazione della domanda i candidati dovranno possedere una certificazione tra quelle elencate (per esempio: sistemi di gestione ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001; sistemi di gestione dell'energia ai sensi della norma internazionale UNI CEI EN ISO 50001). </span></p><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Modalità di presentazione della domanda</span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Quanto alle modalità di presentazione delle domande, all'articolo 6 del bando si legge: "La domanda deve essere compilata in via telematica accedendo, mediante le credenziali fornite dall’Agenzia delle Entrate, al portale https://www.contributozea.it (...). "L’istanza per il riconoscimento del contributo straordinario dovrà essere compilata seguendo le indicazioni riportate nel manuale “Istruzioni per la compilazione” pubblicato sul portale https://www.contributozea.it. (...) "Le istanze dovranno essere trasmesse con le suddette modalità a partire dal giorno 15 febbraio 2021 e non oltre il giorno 15 marzo 2021". </span></p><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Caratteristiche del contributo straordinario</span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Inoltre, "Il contributo straordinario è cumulabile, nel tetto massimo della perdita subita, con le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare la crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria COVID-19". </span><span style="font-family: verdana;">L'importo non può in ogni caso risultare superiore alla perdita di fatturato subita, e viene stabilito in proporzione alla differenza tra il fatturato registrato nel periodo tra gennaio e giugno 2019 e quello registrato nello stesso periodo del 2020. </span></p><p style="text-align: justify;"> </p>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-32432982142581165662020-12-15T17:20:00.006+01:002023-10-21T16:54:17.760+02:00Le conseguenze della pandemia sul sistema energetico: i dati ISPRED<p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nell'articolo <a href="https://www.teknoring.com/news/efficienza-energetica/ispred-conseguenze-pandemia-sistema-energetico/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">ISPRED: le conseguenze della pandemia sul sistema energetico</span></a> sul portale Teknoring, Andrea Quaranta presenta le ultime variazioni dell'indice <b>ISPRED</b>, ossia il forte impatto che la pandemia ha avuto sul <b>sistema energetico</b> italiano.</span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L'<b>indice sintetico ISPRED</b> viene pubblicato periodicamente da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed esprime in valori numerici, quindi comparabili nel tempo, l’evoluzione del sistema energetico lungo le tre tradizionali dimensioni della politica energetica (il c.d. trilemma energetico, ossia l<span style="text-align: left;">e tre dimensioni di una transizione “bilanciata”: Decarbonizzazione, Sicurezza dell’approvvigionamento e Prezzi dell’energia</span>), cogliendone ed evidenziandone la complessità e le interdipendenze. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; text-align: left;">L’epidemia da Covid19 e le misure di contenimento messe in atto dal Governo hanno avuto forti ripercussioni anche sulle attività produttive, che nei mesi di lockdown hanno subito una brusca e prolungata caduta, che ha comportato a sua volta il calo dei consumi di energia. La variazione dell’indice ISPRED “racconta” tutte le conseguenze eccezionali prodottesi sul sistema energetico del nostro Paese.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Nell'articolo vengono affrontati i seguenti argomenti:</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Cos’è l’indice ISPRED e quali sono le variabili che lo compongono </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Cosa succedeva soltanto un anno fa: l’ISPRED calava </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il 2020 e la variabile pandemia: cos’è successo nel settore energetico? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La pandemia e la sicurezza energetica </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La componente “prezzi” </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La volatilità del mercato ETS</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La “competitività” italiana </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Leggere i numeri </span></p>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-73119826350615619702020-10-09T10:47:00.005+02:002023-10-21T16:54:26.882+02:00Inquinamento indoor e Covid-19: prevenzione a casa e al lavoro<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; text-align: justify;"></span></p><span style="font-family: verdana;"><div style="text-align: justify;">Sul portale Teknoring è recentemente uscito un articolo sul tema <span style="color: #2b00fe;"><b><a href="https://www.teknoring.com/news/sicurezza-sul-lavoro/inquinamento-indoor-covid-19-prevenzione/" target="_blank">inquinamento indoor e Covid-19: prevenzioni utili a casa e al </a><a href="https://www.teknoring.com/news/sicurezza-sul-lavoro/inquinamento-indoor-covid-19-prevenzione/">lavoro </a></b></span></div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">L’inquinamento dell’aria non è solo quello prodotto dalle industrie e dagli autoveicoli: c’è un’altra forma di inquinamento – quello dell’aria indoor – che merita attenzione, e deve essere affrontato in modo corretto, tempestivo, costante ed efficace. Vediamo come. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">“Di fronte all’attuale situazione nazionale che ha comportato l’introduzione di provvedimenti di sanità pubblica (tra cui le misure di riduzione dei contatti, la limitazione della circolazione delle persone e di allontanamento dalla propria residenza, domicilio) necessarie per prevenire, impedire e ritardare la diffusione dell’epidemia da SARS-CoV-2, il virus che causa la COVID-19, la qualità dell’aria indoor assume una rilevante importanza nella protezione, tutela e prevenzione della salute dei cittadini e dei lavoratori”. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Di seguito, il sommario dell'articolo scritto da <a href="https://www.naturagiuridica.com/andrea-quaranta-giurista-ambientale/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">Andrea Quaranta</span></a> per il portale Teknoring:</span></p><p style="text-align: justify;"></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">1. Le “indicazione ad interim” dell’ISS</span></li><li><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">2. Inquinamento indoor: che cos’è?</span></li><li><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">3. La qualità dell’aria indoor negli ambienti domestici</span></li><li><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">4. Le misure generali per gli ambienti lavorativi</span></li><li><span style="font-family: verdana; text-align: justify;">5. Focus: gli impianti di condizionamento e il COVID-19</span></li></ol><p></p>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-21692127402227017662020-08-14T10:00:00.006+02:002023-10-21T16:54:39.537+02:00Semplificazione delle regole per i piccoli produttori da fonti rinnovabili<h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-weight: normal;"><div style="text-align: left;">L’Agenzia per la Regolamentazione (ARERA) ha varato un provvedimento che introduce nuove modalità di connessione semplificate per i piccoli produttori con impianti di potenza sino a 800 W. Disciplina inoltre i "plug & play".</div></span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L’Agenzia per la Regolamentazione dell’Energia, delle Reti e dell’Ambiente (ARERA) ha semplificato in una <a href="https://www.arera.it/allegati/docs/20/315-20.pdf" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">deliberazione</span></a> del 4 agosto 2020 le regole per le modalità di connessione di impianti di produzione da fonti rinnovabili con potenza inferiore o uguale a 800 watt.
Rivolgendosi in particolare all’autoproduzione e all’autoconsumo, questa semplificazione rende più rapide, dirette, chiare ed economiche le procedure di connessione per i piccoli impianti di produzione. Includendo anche i cosiddetti <b>plug & play con potenza fino a 350 W,</b> il provvedimento impone un modulo unico<b> </b>per la richiesta di connessione e la rende gratuita, elimina i contratti di dispacciamento, chiarisce e facilita il ruolo dell’impresa distributrice, e stabilisce un censimento degli impianti. </span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La semplificazione ha lo scopo di snellire le procedure burocratiche favorendo l’ingresso nel mercato delle nuove tecnologie sostenibili ai piccoli e piccolissimi produttori di energia da fonti rinnovabili per lo più destinati all’autoconsumo e all’autoproduzione. Come si legge nel provvedimento stesso, "gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W hanno costi ridotti e impatti
sulle reti elettriche e sulle attività di connessione per lo più trascurabili. Pertanto,
iter e corrispettivi di connessione pensati per impianti di taglia decisamente
maggiore rischiano di rappresentare una barriera all’ingresso nel mercato per le
predette tecnologie".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> <i>Per maggiori approfondimenti puoi leggere <a href="https://www.fornitura-lucegas.com/procedura-di-installazione-semplificata-per-i-piccoli-impianti/" target="_blank"><span style="color: #2b00fe;">qui</span></a>.</i></span></div><h3 style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-weight: normal;">Come si è (finalmente) arrivati alla semplificazione delle regole per i piccoli produttori di fonti rinnovabili</span></h3><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il provvedimento arriva dopo un lungo processo di consultazione volto alla semplificazione dell'iter di connessione degli impianti di produzione di piccola e piccolissima taglia, avviatosi nel 2016, anche a seguito di segnalazioni da parte di produttori di energia elettrica e di costruttori di impianti di produzione di piccola taglia, e che ha visto il coinvolgimento di ARERA e del ministero dello Sviluppo Economico. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Per arrivare al provvedimento in parola è stato peraltro necessario richiedere alla CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) una semplificazione della Norma CEI 0-21 per gli impianti di produzione di piccolissima taglia anche considerando il quadro tecnico europeo. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Come si legge nel provvedimento di ARERA, che in premessa ricostruisce tutto il laborioso iter che ha portato alla <b>semplificazione delle regole per i piccoli produttori di fonti rinnovabili</b>, "il CEI, al termine di un proprio ulteriore processo di consultazione con inchiesta
pubblica, ha modificato, nel mese di aprile 2019, la Norma CEI 0-21, pubblicando
la nuova edizione denominata “Norma CEI 0-21:2019-04”. Tale Norma CEI 0-21,
tra l’altro, ha introdotto alcune prescrizioni e/o ulteriori semplificazioni specifiche
per gli impianti “Plug & Play”, ferme restando le semplificazioni già introdotte nel
caso degli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W e precedentemente
richiamate". La nuova norma definisce accuratamente cosa si intende per impianto Plug & Play (li considera sostanzialmente come un sottoinsieme degli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W) prevedendo per questa specifica categoria di impianti prescrizioni ed un esplicito esonero da parte del produttore dal fornire al gestore di rete alcune specifiche documentazioni tecniche.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Dopo aver specificato cosa si intende per impianti plug & play e comunicazione unica, il provvedimento di ARERA introduce il nuovo articolo 6ter "Richieste di connessione tramite Comunicazione Unica nel caso di impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W", ed il nuovo articolo 13ter "Condizioni procedurali per gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W che si avvalgono della Comunicazione Unica".</span></div>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-2063692346080449392020-05-15T22:49:00.018+02:002023-10-21T16:54:58.806+02:00La business continuity ai tempi del Covid-19: ne parlerà Andrea Quaranta<div style="text-align: justify;"><font face="verdana">Business continuity e gestione dei rischi (non solo) in tempi di Covid19, come ragionare in termini strategici per fare la differenza anche in momenti di emergenza. Ne parlerà <a href="https://www.naturagiuridica.com/consulente-ambientale-andrea-quaranta/" target="_blank"><font color="#3367d6">Andrea Quarant</font>a</a> nel corso di un webinar gratuito mercoledì 20 maggio.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><div><span style="color: #f57c00; font-family: verdana; font-size: x-large;">10 luglio 2020, a</span><font face="verdana"><font color="#f57c00" size="5">ggiornamento:</font></font></div></div><font face="verdana"><div style="text-align: justify;">lasciamo qui il <a href="http://www.naturagiuridica.com/documenti/Slides-WEBINAR-Business-Continuity.pptx" target="_blank"><font color="#3367d6">link per scaricare le </font></a><span><a href="http://www.naturagiuridica.com/documenti/Slides-WEBINAR-Business-Continuity.pptx" target="_blank"><font color="#3367d6">slides del webinar sulla business continuity</font></a>, dove sono riassunti in maniera sintetica i concetti su cui Andrea Quaranta si è soffermato durante l'evento. </span></div></font><div style="text-align: justify;"><span><font face="verdana"><br /></font></span></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><span>Al webinar del 20 maggio, a cui hanno partecipato numerosi, è seguita la pubblicazione, per la casa editrice WKI, Milano, di un e-book dal titolo </span><span style="text-align: left;"><i><a href="https://shop.wki.it/ebook/ebook-business-continuity-gestione-del-rischio-resilienza-s730795/" target="_blank"><font color="#3367d6">Business continuity, gestione del rischio, resilienza</font></a> – Come costruire un nuovo modello di business sostenibile e fare la differenza anche in momenti di emergenza, </i>all'interno del quale sono espressi molti dei ragionamenti (e dei consigli) dati durante il webinar. </span></font></div><div dir="rtl" style="text-align: justify;"><font face="verdana"> </font></div><div style="text-align: justify;"><h2 style="text-align: justify;"><font face="verdana">Qual è il rapporto tra <span style="text-align: justify;">l’emergenza sanitaria del Covid-19 e la business continuity? </span></font></h2><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><span style="text-align: justify;">E’ questa un’occasione per elaborare una nuova strategia della prevenzione e della sostenibilità? Queste le domande su cui si incentrerà il webinar live in cui sarà relatore <b>Andrea Quaranta</b> e che si terrà mercoledì 20 maggio dalle 16.00 alle 17.00. </span><a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/covid-19-business-continuity-gestione-rischi-webinar-live-gratuito/ " target="_blank"><font color="#3367d6">ISCRIVITI AL WEBINAR </font></a></font></div></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"> Business continuity VS discontinuità del Covid-19: si può fare la differenza anche in momenti di emergenza.</font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">La crisi generata dall’emergenza sanitaria ha portato alla luce i limiti e le contraddizioni di un modello di business che non ha mai preso in seria considerazione gli aspetti della prevenzione, e per questo troppo fragile e impreparato ad affrontare i rischi derivanti da politiche aziendali poco lungimiranti. </font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">È adesso, durante la gestione dell’emergenza a cui non eravamo preparati, che occorre mettere le basi per progettare un futuro all’insegna delle molteplici sostenibilità. </font></div><h3 style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></h3><h3 style="text-align: justify;"><font face="verdana">E' un webinar firmato da WKI editore e Teknoring</font></h3><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">Il webinar fa parte di un ciclo di incontri gratuiti in aula virtuale organizzati da Wolters Kluwer e Teknoring; si tratta del quarto appuntamento del ciclo formativo rivolto ai professionisti dell’HSE e RSPP, con l’obiettivo di illustrare percorsi di risk management e strategie utili in tempi di emergenza e nelle nuove fasi che ci stiamo preparando a vivere. </font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">Sponsor dell’iniziativa è la nuova soluzione integrata pensata per la compliance HSE in azienda: Legal Inventory & SIMPLEDO (scopri di più). </font></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><h3 style="text-align: justify;"><font face="verdana">Data e temi del webinar</font></h3><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">Il webinar live gratuito “Come ragionare in termini strategici di business continuity per fare la differenza anche in momenti di emergenza” si terrà mercoledì 20 maggio 2020 dalle 15.00 alle 16.00. </font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana">Il programma dell’incontro:
Cos’è la continuità operativa?
Quali sono le differenze con concetti “satellite” (risk management; change management; disaster recovery, gestione della complessità; resilienza operativa)
Come ragionare in termini di business continuity e implementare un sistema che consenta la continuità operativa? <font color="#3367d6"><a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/covid-19-business-continuity-gestione-rischi-webinar-live-gratuito/ " target="_blank">ISCRIVITI AL WEBINAR </a></font></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div><div style="text-align: justify;"><font face="verdana"><br /></font></div>NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-71163107730381248982020-03-14T08:05:00.002+01:002023-10-21T16:54:49.038+02:00MinGiustizia: Direttiva 4 marzo 2020: adozione di modalità di lavoro agile<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span face=""verdana" , sans-serif">Ministero della Giustizia, Direttiva 4 marzo 2020 - Direttiva recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica attraverso l’adozione di modalità di <b>lavoro agile meglio noto come smart working</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<h3>
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></h3>
<h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">Quali categorie di dipendenti pubblici possono essere autorizzati allo smart working? </span></h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">La direttiva contiene, al punto 1, l’autorizzazione al lavoro agile per alcune categorie di dipendenti pubblici (</span><span face=""verdana" , sans-serif">i dipendenti rientranti nel Comparto Funzioni Centrali del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e dell’Amministrazione degli Archivi Notarili, in servizio presso gli Uffici e servizi centrali e territoriali delle citate Amministrazioni).</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Quali sono le attività e i processi lavorativi delocalizzabili?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Inoltre, si precisa che l’esecuzione del <b>rapporto di lavoro in modalità di smart working</b> è possibile per tutte le attività e i processi lavorativi almeno in parte delocalizzabili (tali cioè da non postulare la costante presenza fisica nella sede di lavoro del dipendente addetto), senza ulteriore distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Al punto 2 si precisa che durante le giornate di smart working, la prestazione lavorativa potrà essere svolta dalla propria residenza o da altro domicilio, previo accordo con la direzione dell’Ufficio o servizio di appartenenza e che il dipendente gode di autonomia. I risultati dell’attività lavorativa sono sottoposti a monitoraggio e valutazione da parte del direttore dell’Ufficio o del Servizio. </span><br />
<br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Chi individua le tipologie di attività delocalizzabili?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Sono i direttori degli Uffici a individuare le tipologie di attività ritenute delocalizzabili in tutto o in parte: si possono considerare come delocalizzabili le attività che, in tutto o in parte, risultino compatibili con una prestazione lavorativa resa a distanza che non comporti disagio alla funzionalità delle strutture o servizi. La direttiva a questo proposito cita diversi esempi di attività delocalizzabile. </span><br />
<br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Come si richiede l'autorizzazione al lavoro agile?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Al punto 4 si precisa che l’accesso del rapporto di lavoro in modalità di smart working è disposto su base volontaria mediante compilazione e presentazione di istanza. L’istanza dovrà essere corredata dalla <i>proposta di progetto individuale </i>di lavoro agile utilizzando la modulistica allegata.
I direttori degli Uffici e dei Servizi raccolgono le manifestazioni di disponibilità dei lavoratori nel più breve tempo possibile. I dipendenti, nel manifestare la propria disponibilità, devono indicare i propri contatti nonché gli strumenti informatico – elettronici di cui sono dotati. Successivamente, la direttiva specifica quali informazioni deve riportare il progetto di lavoro individuale del lavoratore che sceglie la modalità smart working. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Il progetto individuale</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Al punto 5 si specifica che il progetto assegnato al dipendente contiene le prescrizioni in materia di riservatezza dei dati ed inoltre vengono specificati gli impegni che il dipendente assume nell’ambito del lavoro agile. Tra questi vi è l’impegno a rispettare le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’utilizzo delle strumentazioni tecniche (utilizzare le dotazioni informatiche eventualmente consegnategli esclusivamente per ragioni di servizio, senza alterare la configurazione del sistema o installare software in difetto di preventiva autorizzazione); nonché le specifiche norme sulla salute e sicurezza nel lavoro agile di cui all’articolo 22, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Viene stabilito che il trattamento economico, sia fondamentale che accessorio, non subisce alcuna modifica, non derivando dalla prestazione di smart working alcun diritto all’acquisizione di incrementi retributivi.</i>
Si specifica che non sono configurabili prestazioni straordinarie né la corresponsione di buoni pasto <i>e sono a carico del dipendente le spese riguardanti i consumi elettrici, di connessione alla rete Internet e le comunicazioni telefoniche con l’Ufficio o Servizio</i>. </span><br />
<br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Quale percentuale massima di lavoratori può essere autorizzata allo smart working?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Non sussistono, nell’applicazione di tale misura di contenimento del rischio di contagio da COVID-19, limiti numerici o percentuali alle unità di lavoratori che possono svolgere la propria prestazione in modalità smart working.
La direttiva specifica che nell’esercizio del potere datoriale, l’accesso in modalità smart working dovrà favorire il personale rientrante in alcune categorie elencate tra cui ad esempio i lavoratori con figli in condizioni di disabilità. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Il punto 7 tratta invece dell’assolvimento degli obblighi INAIL.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Link al testo integrale della <a href="https://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=21916:giust4-3-20&catid=5&Itemid=137" target="_blank">direttiva MinGiustizia 4 marzo 2020 - lavoro agile</a></span></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-56910061909898722142020-02-14T11:09:00.003+01:002023-10-21T16:55:07.311+02:00Aste verdi, come finanzieranno il Green New Deal?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><a href="https://www.teknoring.com/news/inquinamento/aste-verdi-finanziamento-gree-new-deal/" target="_blank"><span style="color: blue;">Aste verdi, come finanzieranno il Green New Deal?</span></a> E' questo il titolo dell'articolo di <a href="https://www.naturagiuridica.com/cv-articoli-pubblicazioni-di-andrea-quaranta/" target="_blank"><span style="color: blue;">Andrea Quaranta</span></a> che potete leggere sul portale Teknoring.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">L'articolo chiarisce <b>in cosa consistono le aste verdi</b> e come funziona il meccanismo dell’Emission Trading System, o Sistema Europeo di Scambio di Quote di Emissione, attraverso una tabella che ne elenca gli aspetti salienti. L'articolo prosegue con un focus sulle aste verdi (come funzionano, chi può partecipare alle aste verdi) e spiega il ruolo del GSE.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">Perché parliamo di aste verdi </span></h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">L'occasione per parlare delle aste verdi è data dal Decreto Clima, che contiene una serie di incentivi per promuovere il Green New Deal come:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">il “buono mobilità”,</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">un fondo per finanziare progetti di creazione, prolungamento, ammodernamento di corsie preferenziali di trasporto pubblico locale e</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura a favore delle città metropolitane. </span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<i><span face=""verdana" , sans-serif" style="font-size: x-small;">Il Decreto Clima<u> </u>è in Gazzetta ufficiale n. 241 del 14 ottobre 2019. Il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111 reca “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229”.</span></i></div>
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Tutte e tre le misure sopra citate saranno finanziate con una quota parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, versata dal GSE ad apposito capitolo del bilancio dello Stato. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">L'articolo di Andrea Quaranta tratta questi argomenti:</span></h4>
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">L’Emission Trading System: cos’è e come funziona</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">Focus sulle aste aste verdi</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">Settori e gas interessati</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">Il ruolo del GSE nelle aste verdi.</span></li>
</ul>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-82612195039714147802020-01-16T12:19:00.000+01:002020-01-16T16:29:26.400+01:00Rischi Ambientali - Come riconoscerli e gestirli garantendo la business continuity: pubblicati gli atti del convegno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs7_FXPWY-ypSwU-KWvnq1JBX5zJSJxIrpwq4wpeFjPys925q661xQWnIAMT14BN_sSTbNi7upWfpb00ztJL8UICHr5xw8P323UIXuiHeHLA3GQIYj9ouQa_XMySYp3BoIgTrSKFBrOPq6/s1600/copertina+rivista+epc+atti+convegno+SE+2019.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs7_FXPWY-ypSwU-KWvnq1JBX5zJSJxIrpwq4wpeFjPys925q661xQWnIAMT14BN_sSTbNi7upWfpb00ztJL8UICHr5xw8P323UIXuiHeHLA3GQIYj9ouQa_XMySYp3BoIgTrSKFBrOPq6/s320/copertina+rivista+epc+atti+convegno+SE+2019.jpg" width="216" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono stati pubblicati gli atti del convegno, che si è tenuto durante i lavori di Safety Expo 2019, <i>Rischi Ambientali - Come riconoscerli e come gestirli garantendo la business continuity </i>coordinato da Andrea Quaranta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il dossier di oltre 15 pagine è inserito sul numero di dicembre 2019 della rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro di EPC periodici (sul numero precedente, quello di novembre, sono inseriti invece altri dossier sempre relativi a eventi di Safety Expo). </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L’incontro, svoltosi lo scorso 19 settembre, si è articolato in una vera e propria narrazione - coordinata dai due interventi di <a href="https://www.naturagiuridica.com/consulente-ambientale-andrea-quaranta/" target="_blank"><span style="color: blue;">Andrea Quaranta</span></a>, ad apertura e chiusura del convegno, nonché dagli interventi di raccordo - in cui sono intervenuti:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="http://www.gaia-consulting.it/contatti.html" target="_blank"><span style="color: blue;">Stefano Di Nauta</span></a> che ha parlato di cosa bisogna fare appena un evento con potenziale impatto sulle matrici ambientali si è verificato (i tempi e le norme da rispettare, i soggetti coinvolti); successivamente, </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://www.almalaboris.com/formazione-11/master-alta-formazione/sistemi-di-gestione-integrati-per-la-qualita-ambiente-e-sicurezza/i-docenti-sistemi-di-gestione-integrati-qualita-ambiente-e-sicurezza.html" target="_blank"><span style="color: blue;">Maurizio Melino</span></a> che ha spiegato cosa occorre fare affinché quel tipo di accadimento non si verifichi. Occorre progettare, realizzare, implementare e aggiornare un sistema di gestione ambientale, ancora meglio se integrato con la sicurezza, visto che spesso gli episodi inquinanti hanno conseguenze pesanti sui lavoratori coinvolti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ultimo punto, ma non meno importante, è capire quali sono gli strumenti per trasferire parte del rischio ambientale e poter usufruire di un aiuto ulteriore nei delicati momenti che seguono il verificarsi dell’evento. Questo aspetto è stato al centro dell’intervento di <a href="https://www.poolambiente.it/about/" target="_blank"><span style="color: blue;">Lisa Casali</span></a>.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per conosce più in dettaglio i relatori e una breve scheda per ciascun intervento, consigliamo la lettura del post <a href="https://www.naturagiuridica.com/rischi-ambientali-come-riconoscerli-e-gestirli-con-business-continuity/" target="_blank"><span style="color: blue;">Rischi ambientali: come riconoscerli e gestirli garantendo la business continuity</span></a> pubblicato sul sito di Natura Giuridica.</span></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-61495850756791784822019-12-30T08:30:00.000+01:002020-01-16T11:14:22.279+01:00Rapporto IPCC e urgenze sul cambiamento climatico, di Andrea Quaranta<div style="text-align: justify;">
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
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<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
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<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqjclkQlA9lpfO3ZusP8YjFHROvjs3wtxYjADSrmAtrzsK2dYV3pkbcJpb2ziyraFG-GCkcaRQg_9egniPdDyhyphenhyphenV216aV4VT0WVeZH5Rx7EVFwHs3vgATbDPoE2pkxue_0lH-cxXfPeYob/s1600/ippc+teknoring.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Rapporto IPCC e urgenze sul cambiamento climatico di Andrea Quaranta" border="0" data-original-height="826" data-original-width="1205" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqjclkQlA9lpfO3ZusP8YjFHROvjs3wtxYjADSrmAtrzsK2dYV3pkbcJpb2ziyraFG-GCkcaRQg_9egniPdDyhyphenhyphenV216aV4VT0WVeZH5Rx7EVFwHs3vgATbDPoE2pkxue_0lH-cxXfPeYob/s320/ippc+teknoring.png" title="Rapporto IPCC e urgenze sul cambiamento climatico" width="320" /></a></div>
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A conclusione di quest'anno 2019, in cui il cambiamento climatico è stato spesso al centro del dibattito internazionale, segnaliamo l'articolo dal titolo <b>Rapporto IPCC e urgenze sul cambiamento climatico </b>di Andrea Quaranta recentemente pubblicato sul portale Teknoring.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell'articolo si parla dei temi al centro dell'ultimo Special Report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, o Rapporto IPCC, in cui si evidenzia l’urgenza di dare priorità in maniera tempestiva ad azioni coordinate e ambiziose, indispensabili per affrontare cambiamenti persistenti e senza precedenti che riguardano l’oceano e la criosfera. </span></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il report si concentra sul rapporto tra clima e territorio, studiando le conseguenze del riscaldamento su agricoltura e foreste. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; text-align: justify;">Il messaggio più importante del voluminoso rapporto è che oceani e criosfera stanno già cambiando sotto l’effetto del riscaldamento globale e che continueranno a mutare in modi in buona parte ancora imprevedibili: da qui la necessità di adattarsi alle mutate condizioni, dal momento che alcuni cambiamenti – secondo il report – non possono essere fermati. </span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Serve una politica che sappia adattarsi ai cambiamenti climatici: una politica resiliente.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco il sommario dell'articolo:</span></div>
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /><span style="color: #660000;">Il rapporto IPCC per adattarsi al cambiamento<br />Persone, terra e clima in un mondo che si sta (surri)scaldando<br />Resilienza parola d’ordine del Rapporto IPCC<br />Le concrete azioni (a breve e a lungo termine)<br />Lo sviluppo sostenibile e i tre pilastri della sostenibilità</span></span></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: start;">
<h3>
</h3>
<h4>
<a href="https://draft.blogger.com/blogger.g?blogID=8743681173145146694" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Chi ha realizzato il report IPCC?</span></h4>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico ha diffuso un nuovo rapporto speciale sul clima, presentato nei mesi scorsi a Ginevra. Il rapporto – il terzo pubblicato nell’ultimo anno dall’IPCC – è il frutto del lavoro compiuto da 107 scienziati. Questi hanno considerato 6.981 pubblicazioni e 31.176 commenti provenienti da revisori e Governi di 80 paesi. Il documento si concentra sul mare e sulle aree ghiacciate del pianeta.</span></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cos’è l’IPCC? </span></h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC) è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. L’IPCC è stato istituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dall’United Nations Environment Program (UNEP). Serve a fornire ai governi di tutto il mondo una chiara visione scientifica dello stato attuale delle conoscenze sul cambiamento climatico e sui suoi potenziali impatti ambientali e socio-economici, allo scopo di studiare il riscaldamento globale. </span><br />
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></i>
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Continua la lettura sul portale <span style="color: blue;"><a href="https://www.teknoring.com/news/inquinamento/rapporto-ipcc-cambiamento-climatico/" target="_blank"><span style="color: blue;">Teknoring - Rapporto IPCC - Cambiamento Clmatico</span></a>.</span></span></i><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
</div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-44437283424237894822019-11-29T15:59:00.003+01:002023-10-21T16:05:29.911+02:00UNI EN ISO 14026:2018 su etichettatura e dichiarazioni ambientali per una comunicazione ambientale veritiera<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<span face=""verdana" , sans-serif">È passato quasi un anno dal 6 dicembre 2018, giorno di entrata in vigore della <b>norma UNI EN ISO 14026:2018 sull’etichettatura e dichiarazioni ambientali</b> – Principî, requisiti e linee guida per la <b>comunicazione delle informazioni sull’impronta ambientale (footprint)</b>.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Il nuovo standard internazionale nasce per garantire a imprese e consumatori una comunicazione ambientale che trasmetta una reale impronta ecologica. Partendo dal dato normativo, <a href="https://www.naturagiuridica.com/andrea-quaranta-giurista-ambientale/" target="_blank">Andrea Quaranta</a> analizza i possibili impatti che la nuova norma potrebbe avere sulla comunicazione ambientale. Questi gli argomenti affrontati nell'articolo dal titolo <i><a href="https://www.teknoring.com/news/modelli-e-strategie/comunicazione-ambientale-guerra-greenwashing-uni/" target="_blank"><span style="color: blue;">Comunicazione ambientale, guerra al greenwashing e norma UNI</span></a> pubblicato sul portale teknoring.com</i>. </span></div>
<ol>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">1. Domande fondamentali e comunicazione ambientale</span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">2. Quanto abbiamo bisogno di una comunicazione ambientale corretta? </span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">3. Dalla lotta al greenwashing ai requisiti del programma di comunicazione </span></li>
<li><span face=""verdana" , sans-serif">4. Una rivoluzione non solo nella comunicazione ambientale (!?)</span></li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">La pubblicazione del nuovo standard sancisce il diritto di consumatori e imprese a <b>ricevere informazioni sull’impronta ambientale dei prodotti </b>che siano chiare, non fuorvianti, facilmente accessibili e di qualità.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Si tratta di un modo di concepire la comunicazione ambientale lontano anni luce dal c.d. greenwashing, neologismo composto dalle parole green e whitewash, ossia imbiancare e, in senso figurato, insabbiare o mascherare qualcosa. Fu coniato in America nei primi anni Novanta per descrivere il comportamento di alcune grandi aziende che avevano associato la propria immagine alle tematiche ambientali, al fine di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle responsabilità derivanti dall’inquinamento causato dalle proprie attività produttive.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><u>Ora è troppo presto per tracciare un primo bilancio sugli effetti prodotti da questa norma sulla comunicazione ambientale.</u>
Tuttavia, si può affermare che per certi versi si tratta di una norma ambiziosa, che si pone l’obiettivo di rivoluzionare dalle fondamenta il settore della comunicazione ambientale. Scardinando un meccanismo composto da: segretezza dei brevetti, comunicazione non sempre limpida verso terze parti e consumatori, e confusione terminologica.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Da una parte si richiede uno sforzo alle organizzazioni per adeguare le proprie comunicazioni ambientali ai nuovi principî e linee guida. All’interno del testo della norma per esempio, in diversi punti, ricorre il termine ‘semplificare‘, nonché la necessità che le organizzazioni si assicurino che le informazioni comunicate siano comprensibili, chiare e non fuorvianti, con particolare riferimento a dati e grafici.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Ma c’è anche una richiesta di analogo sforzo ai consumatori. Sempre di più dovranno essere in grado di leggere e comprendere <b>comunicazioni dell’impronta ambientale</b> basate su principî e linee guida rigorosi. Ed orientare poi di conseguenza le proprie scelte di consumo, praticando nella quotidianeità un vero e proprio consumo critico. </span></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-30349298395563832962019-10-11T14:07:00.002+02:002023-10-21T16:55:20.677+02:00Greta e il premio Nobel<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span face=""verdana" , sans-serif"><b>Greta Thunberg</b> ci è andata vicino: era data come super favorita al <b>premio Nobel per la Pace</b>, che è stato assegnato invece al quarantatreenne primo ministro dell'Etiopia, per la firma dell'accordo di pace con l'Eritrea - da sempre in conflitto con l'Etiopia - nonché per le sue riforme improntate alla libertà di stampa e delle persone. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif"><u>Cosa hanno in comune queste due figure?</u></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Apparentemente poco: tornando a <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Greta_Thunberg" target="_blank"><span style="color: blue;">Greta Thunberg</span></a>, in realtà, il suo farsi portavoce dell'esigenza delle nuove generazioni di preservare il pianeta è un argomento ancora piuttosto divisivo, che non genera <i>pace</i> perché molti persone ed istituzioni mettono ancora in dubbio e contestano aspramente il fatto che gli effetti nefasti che il cambiamento climatico produce sul nostro Pianeta siano in larga parte da attribuire alle attività umane. Tuttavia, per la concreta realizzazione del suo messaggio - maggiore attenzione delle persone e misure dei Governi volte a salvaguardare realmente il pianeta per le prossime generazioni - la pace è certamente <i>condicio sine qua non</i>: la guerra infatti è un elemento deleterio per il nostro pianeta, per le persone che le combattono e per coloro che ne sono vittime (si pensi soltanto all'impatto e alla potenza delle armi: morte, distruzione delle città, inquinamento del suolo e dell'aria, per non parlare del dispendio di risorse economiche inevitabilmente sottratte, tra l'altro, a quei provvedimenti che potrebbero mitigare gli effetti del cambiamento climatico).</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif"><u>Pur tuttavia, esiste un elemento assolutamente comune fra Greta e il primo ministro Etiope</u>, <a href="https://www.ilmessaggero.it/mondo/nobel_pace_2019_chi_ha_vinto_greta_thunberg-4791095.html" target="_blank"><span style="color: blue;">Abiy Ahmed Ali</span></a>: l'intento che li anima parte da un medesimo presupposto, quello di dimostrare che si può rovesciare lo stato delle cose, contro tutto e contro tutti. Il politico etiope è il primo capo di governo oromo, un'etnia largamente diffusa in Etiopia che si è sempre sentita discriminata politicamente, etnicamente e culturalmente. Non solo: pur essendo entrato nell'esercito, ed avendo fatto una certa carriera al suo interno, non se ne è fatto fagocitare: è risaputo infatti che molta dell'instabilità e dei problemi economici in Etiopia sono dovuti al forte controllo esercitato dai militari sulla vita pubblica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Per poter "rovesciare le cose" è necessario che tutti diano un contributo. Questo ci insegna la sedicenne Greta con le sue richieste, ora accorate, ora aggressive, di adottare ad ogni livello della Società abitudini e comportamenti rispettosi del Pianeta.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Mentre ci chiedevamo con quale argomento ricominciare a postare su questo blog dopo la pausa estiva e la ripresa dell'attività lavorativa - che tende a sottrarre sempre di più il tempo per scrivere sul blog - abbiamo pensato a Greta e alla enorme importanza dei suoi appelli. E subito dopo ci siamo chiesti: cosa possiamo fare noi per l'Ambiente? Ci siamo dati questa risposta: continuare a scrivere e informare per quanto possiamo su come le norme, le leggi e le sentenze rispettano, tutelano - o non riescono a farlo - l'Ambiente.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span face=""verdana" , sans-serif">La frequenza di aggiornamento di questo blog è scesa perché <a href="https://www.naturagiuridica.com/dove-potete-leggere-i-contributi-di-andrea-quaranta/" target="_blank"><span style="color: blue;">Andrea Quaranta scrive in materia di diritto dell'ambiente e molto altro</span></a> su diverse testate on e off line. Tornerà certamente a scrivere anche su questo blog. Così come alcune delle figure professionali con cui collabora attualmente scriveranno i loro contributi all'interno del blog. </span></i></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-53838519101451920022019-08-02T12:03:00.001+02:002019-08-02T12:07:29.857+02:00Il Dossier sulle autorizzazioni ambientali con gli articoli di Andrea Quaranta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.epc.it/servizi/Get/eb55f3d3-b8bd-4ab2-bc71-3f3a78c2b361" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="694" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtXR467168_9FgeLN4uxWPpTk3FmElBE9UnrXamIsfqOxcKnSF9wREqoMygMnoygnUY6TczdRSOM_OMnveJfuwLLhUd8dE9Tnny_TvvvuvA4eYmIZrJQn55xYBhFddDeplDtnk37EBNenC/s320/dossier_AutoAmbientali.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sul portale INSIC è stato pubblicato un Nuovo Dossier tematico dedicato alle Autorizzazioni ambientali tratto dalla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il <b>dossier AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI </b>raccoglie gli articoli più rilevanti pubblicati in materia di autorizzazioni ambientali sulla rivista Ambiente & Sicurezza sul lavoro tra il 2017 e il 2019.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tutti i contributi tratti dalla rivista sono realizzati da Andrea Quaranta e anticipati da un approfondimento sul testo del Decreto n. 104 del 15/04/2019 sulle modalità di redazione della "Relazione di riferimento" AIA.
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Dossier è liberamente scaricabile in formato PDF a questo <a href="http://www.epc.it/servizi/Get/eb55f3d3-b8bd-4ab2-bc71-3f3a78c2b361" target="_blank"><span style="color: blue;">link</span></a>. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">INDICE del DOSSIER AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Relazione di riferimento AIA: un decreto su contenuti e modalità di allegazione
Di Antonio Mazzuca - InSic maggio 2019;</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Autorizzazione integrata ambientale: tra futuribili novità normative, disciplina transitoria e discrezionalità tecnico-amministrativa
Di Andrea Quaranta, Ambiente&Sicurezza sul Lavoro, Maggio 2019;</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Controlli AIA: l'importanza della conoscenza condivisa in un sistema unitario a rete Di Andrea Quaranta, Ambiente&Sicurezza sul Lavoro, Settembre 2018;</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Medi impianti di combustione: la nuova disciplina su prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera
Di Andrea Quaranta, Ambiente&Sicurezza sul Lavoro, Febbraio 2018;</span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></li>
<li><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Autorizzazioni ambientali: focus sul riordino a seguito della riorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni
Di Andrea Quaranta, Ambiente&Sicurezza sul Lavoro, Maggio 2017;</span></li>
</ul>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Per maggiori approfondimenti sull'argomento, potete leggere i post di Andrea Quaranta, pubblicati all'interno di questo blog, raggruppati sotto l'etichetta <a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/search/label/Autorizzazione%20integrata%20ambientale" target="_blank"><span style="color: blue;">Autorizzazione integrata ambientale</span></a>, e quelli sotto l'etichetta <a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/search/label/Autorizzazione%20unica" target="_blank"><span style="color: blue;">Autorizzazione unica</span></a>.</span></div>
</div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-59945986412529460282019-06-26T11:25:00.004+02:002019-07-22T11:47:36.229+02:00Andrea Quaranta interverrà a Safety Expo 2019<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuJljLkHatm4GPFWVxU6ClGDiDxy7a-qsFaFS3SuG-NKpAkUTjOJQU12wVhycFz74Y0Pgn2CqI5X2ZyiKcq9COMPDiyp5MshI5qD5eSIGD0WnpGyXDJIocPwWDueBFp4zDs-GoFeaOhwbP/s1600/safety+expo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="1229" height="106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuJljLkHatm4GPFWVxU6ClGDiDxy7a-qsFaFS3SuG-NKpAkUTjOJQU12wVhycFz74Y0Pgn2CqI5X2ZyiKcq9COMPDiyp5MshI5qD5eSIGD0WnpGyXDJIocPwWDueBFp4zDs-GoFeaOhwbP/s320/safety+expo.png" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><u>Andrea Quaranta parteciperà a Safety Expo 2019 che si terrà a Bergamo il 18 e 19 settembre prossimo</u>.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sarà presente sia nella giornata di mercoledì 18 - per ascoltare le esigenze e le problematiche riscontrate da quanti devono confrontarsi con tematiche delicate quali appunto la prevenzione incendi e la sicurezza sul lavoro - sia giovedì 19 settembre dalle 11.00, come <u>relatore nell'ambito del convegno </u><i><u>Rischi ambientali: come riconoscerli e come gestirli garantendo la business continuity</u>.</i></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><br /></i>
Arrivato alla sua IV edizione, <a href="https://www.safetyexpo.it/agenda" target="_blank"><span style="color: blue;">Safety Expo</span></a> è l’evento nazionale di riferimento per la prevenzione incendi e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nasce dall’unione del Forum di Prevenzione Incendi e del Forum di Sicurezza sul Lavoro, dal 2016 uniti in un unico appuntamento.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ecco la scheda sintetica delle tematiche affrontate da Andrea Quaranta e dai suoi ospiti:</span></h4>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"L’altra faccia del rischio è quella delle opportunità ad esso connesse.
Obiettivo del convegno è facilitare la presa di coscienza delle problematiche in gioco.
L’ambiente non è soltanto un vincolo per l’azienda, ma può e DEVE essere un veicolo di sostenibilità: economica, finanziaria, sociale.
L’incontro vuole condurre il partecipante ad un vero e proprio cambio di paradigma: capire come funziona il “Sistema” per orientarlo a risolvere i problemi e/o - meglio ancora - a prevenirli. Creare business laddove prima si pensava solo a tamponare i guai.
Partendo dal Piano di Emergenza Interno (che investe anche aspetti relativi all’antincendio e alla sicurezza) si parlerà delle problematiche ambientali connesse agli incendi (bonifiche).
A seguire, l’analisi delle soluzioni operative per far fronte al rischio (ambientale ed economico) chiuderà il cerchio, affrontando in particolare il tema dei Sistemi di Gestione e delle Assicurazioni ambientali: t<u>utte soluzioni in ottica preventiva e proattiva</u>, orientate alla minimizzazione progressiva dei rischi, con tutto quello che ciò comporta in termini di business continuity".</span></div>
<br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span>
<br />
<h4>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="text-align: start;">Oltre ad Andrea Quaranta interverranno:</span></span></h4>
<ul><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><u>ing. Maurizio Melino</u></i>, Auditor/ Lead Auditor OHSAS 18001, Auditor/ Lead Auditor ISO 14001 , Auditor Interni OHSAS 18001, ISO 50001, si occupa da diversi anni di Gestione integrata Ambiente / Sicurezza ed è docente nell'ambito del Master Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, Sicurezza, Energia e Ambiente di Alma Laboris Business School;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><u>Stefano Di Nauta</u></i>, geologo, consulente esperto in bonifiche;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Maurizio Melino, ingegnere chimico, auditor/lead auditor OHSAS 18001, ISO 14001;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><u><i>Lisa Casali</i></u>, Pool Manager e Compliance Officer Antitrust - Pool Ambiente, Milano; </span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><i><u>Alessandro Saletta</u></i>, Casuality underwriter, Generali Italia SpA, </span>che illustrerà cosa si intende per e cosa ci si dovrebbe aspettare da un'assicurazione ambientale.</li>
</span></ul>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'evento è valido come aggiornamento ai sensi del D.Lgs. 81/08 -Valido ai fini del rilascio di CFP (autorizzazione in fase di ottenimento).</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se volete avere una piccola anticipazione delle tematiche affrontate a Safety Expo, <u>e conoscere un po' meglio Andrea Quaranta</u>, qui di seguito troverete una video intervista a Andrea Quaranta e Danilo Olivero, fondatori di <a href="https://sistema-iso.blogspot.com/" target="_blank"><span style="color: blue;">Sistema Iso</span></a>, realtà specializzata nella progettazione e consulenza nell'ambito dei sistemi di gestione.</span><br />
<br style="text-align: start;" /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/wTiHwqI8RJc" width="560"></iframe><br />
<br />NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-20837342452685775982019-06-10T10:00:00.001+02:002023-10-21T16:04:37.904+02:00Il Min. Ambiente detta le nuove regole per la relazione di riferimento<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Con il decreto 15 aprile 2019, n. 104, il Min. Ambiente ha dettato le <b>modalità per la redazione della relazione di riferimento</b> di cui all'articolo 5, comma 1, lettera v) -bis del D LGS n. 152/06.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<br />
<h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">La disciplina della relazione di riferimento: il DM n.272/2014</span></h3>
<span face=""verdana" , sans-serif">I<u>l D.M. n. 104/2019 colma il vuoto dovuto all'annullamento del precedente D.M. 13 novembre 2014, n. 272, da parte del Tar Lazio</u>, con sentenza 20 novembre 2017, n. 11452. I giudici romani hanno ritenuto di dover riconoscere al D.M. n. 272 natura normativa (e, più precisamente, regolamentare), decretando, conseguentemente, l’illegittimità a causa della mancata osservanza, nell’iter che ha portato alla sua approvazione, dei passaggi procedurali previsti – appunto – per i regolamenti dall’art. 17, legge n. 400/1988 sulla disciplina dell'attività di Governo, compreso l’obbligo della pubblicazione integrale sulla Gazzetta ufficiale. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Ma cos'è esattamente la relazione di riferimento?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif"><br />Lo strumento della relazione di riferimento è stato introdotto dalla direttiva 2010/75/Ue (cosiddetta “direttiva Ied”, recepita nell’ordinamento italiano attraverso il D.Lgs. n. 46/2014) e <u>riguarda esclusivamente le attività soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA)</u>; esso ha lo scopo di consentire un raffronto tra lo stato di contaminazione iniziale del sito e quello risultante al momento della cessazione definitiva dell’attività industriale, al fine dell’eventuale adozione di misure ripristinatorie nel caso di peggioramento della contaminazione. </span><br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Per quali attività è necessaria la relazione di riferimento?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Si applica agli impianti elencati nell’Allegato XII alla parte seconda del D.Lgs. n. 152/2006:</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>1. </i>Raffinerie di petrolio greggio, escluse le imprese che producono soltanto lubrificanti dal petrolio greggio, nonché impianti di gassificazione e di liquefazione di almeno 500 tonnellate (Mg) al giorno di carbone o di scisti bituminosi;
<i>2. </i>Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW, qualora gli impianti siano alimentati, anche solo in parte, da combustibili diversi dal gas naturale;
<i>3. </i>Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell'acciaio;
<i>4. </i>Impianti chimici con capacità produttiva complessiva annua per classe di prodotto, espressa in milioni di chilogrammi, superiore alle soglie indicate in tabella; <i>5. </i>Impianti funzionalmente connessi a uno degli impianti di cui ai punti precedenti, localizzati nel medesimo sito e gestiti dal medesimo gestore, che non svolgono attività di cui all'allegato VIII.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Il testo del provvedimento è disponibile sul <a href="https://va.minambiente.it/it-IT/Comunicazione/DettaglioDirezione/1730" target="_blank"><span style="color: blue;">sito del Min. Ambiente</span></a>.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span face=""verdana" , sans-serif">Se l'argomento <b>relazione di riferimento - AIA</b> ti interessa, ti invitiamo a leggere gli altri post all'interno del blog Natura Giuridica:</span></i></div>
<span face=""verdana" , sans-serif"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
<span face=""verdana" , sans-serif">1.http://naturagiuridica.blogspot.com/2014/11/AIA-relazione-riferimento-autorizzazione-integrata-ambientale-DM-272-2014.html</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
<span face=""verdana" , sans-serif">2.https://naturagiuridica.blogspot.com/2015/04/aia-autorizzazione-integrata-ambientale-relazione-di-riferimento.html</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
<span face=""verdana" , sans-serif">3.https://naturagiuridica.blogspot.com/2015/04/autorizzazione-integrata-ambientale-aia-criteri-uniforme-applicazione-territorio-nazionale.html</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
<span face=""verdana" , sans-serif">4.https://naturagiuridica.blogspot.com/2015/04/autorizzazione-integrata-ambientale-aia-contenuti-minimi-relazione-di-riferimento-sostanze-pericolose-pertinenti.html </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
<span face=""verdana" , sans-serif">5.https://naturagiuridica.blogspot.com/2015/04/aia-autorizzazione-integrata-ambientale-relazione-di-riferimento-commento.html</span><br />
<ul><span face=""verdana" , sans-serif">
</span></ul>
</div>
<span face=""verdana" , sans-serif">
</span>
<ol>
</ol>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-3790888106147297402019-06-03T10:00:00.001+02:002023-10-21T16:55:41.631+02:00Incentivi fondo nazionale di efficienza energetica: si può presentare la domanda<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span face=""verdana" , sans-serif">Dal 20 maggio scorso sulla piattaforma <a href="https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/fnee/cose" target="_blank"><span style="color: blue;">INVITALIA - rafforziamo le imprese</span></a>, Esco (Energy service company) e P.A. possono presentare <b>le domande di accesso agli incentivi per interventi di efficienza energetica</b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"> I<i>nvitalia è l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa posseduta dal Ministero dell'economia. </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">È stato infatti registrato alla Corte dei Conti e pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo, per l'entrata in vigore, il decreto interministeriale (firmato dai due Direttori generali dei Ministeri dello Sviluppo e dell'Ambiente) 5 aprile 2019 che "attiva" il <b>Fondo nazionale sull'efficienza energetica</b> istituito dal DM 22 dicembre 2017, che ha dettato le modalità di funzionamento del Fondo. </span><i><span face=""verdana" , sans-serif">Sul sito Invitalia è possibile scaricare il testo del D</span><span face=""verdana" , sans-serif">M 22 dicembre 2017.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Il decreto 5 aprile 2019 individua i beneficiari, le modalità di presentazione delle domande e <u>ulteriori condizioni di accesso ai finanziamenti</u> (rispetto a quelle già indicate dal DM 22/12/2017).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Il Fondo, la cui dotazione ammonta a 310 milioni di euro è finalizzato a sostenere interventi di efficienza energetica su edifici, impianti e processi produttivi realizzati da imprese, Esco (Energy service company) e Pubblica Amministrazione e prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso agevolato e/o la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<i>S<span face=""verdana" , sans-serif">e sei interessato all'argomento ti invitiamo a leggere gli altri <a href="https://naturagiuridica.blogspot.com/search/label/efficienza%20energetica" target="_blank"><span style="color: blue;">post sull'efficienza energetica</span></a> presenti all'interno del blog Natura Giuridica.</span></i><br />
<i><span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></i></div>
<h4 style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Cos'è
Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica - FNEE?</span></h4>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif">Si tratta di un <u>incentivo che sostiene la realizzazione di interventi</u> finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kioto.
Le risorse finanziarie stanziate per l'incentivo ammontano a circa 185 milioni di euro e sono così suddivise:
30% garanzie e 70% finanziamenti agevolati.
Inoltre è prevista una dotazione aggiuntiva per il biennio 2019-2020 di 125 milioni di euro. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span face=""verdana" , sans-serif"><u>Il FNEE è una misura a sportello, pertanto le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie.</u> </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Cosa finanzia?</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Sono finanziabili le iniziative riguardanti:
la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali, la realizzazione e/o l’implementazione di reti ed impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa la pubblica illuminazione, la riqualificazione energetica degli edifici. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<br />
<h4>
<span face=""verdana" , sans-serif">Spese ammissibili</span></h4>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Consulenze</i> (nella misura max del 10% delle spese ammissibili): con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Impianti</i>, <i>macchinari e attrezzature:</i>
le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>interventi sull’involucro edilizio</i>
comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico.</span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif">i<i>nfrastrutture specifiche</i>
comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica - comprensivo dell’allacciamento alla rete – del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto. </span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><br /></span>
<span face=""verdana" , sans-serif">Nel provvedimento sono specificate anche le <u>spese non ammissibili:</u> 1)beni acquisiti attraverso locazione finanziaria; 2)macchinari, impianti e attrezzature usati; 3)automezzi e attrezzature di trasporto targati; 4)spese di funzionamento, notarili, relative a imposte, tasse o scorte; 5)consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario; 6)spese relative a singoli beni di importo inferiore a 500 euro, suscettibili di autonoma utilizzazione.</span></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8743681173145146694.post-71998761789002864402019-05-29T11:03:00.001+02:002019-06-25T14:37:51.491+02:00Andrea Quaranta interverrà a una conferenza sul trasporto internazionale dei rifiuti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd9RaAfjfgX0UiOV-TlYai0-5cfrlpCBzqNhlOV2DeZ-g0s7rRSXm39g0wRKRRofjIwxfTlbnl8VFlwaQIyW1xSO4WKkahXJxudbmxqdQ3Ulas9MTZ5QIRDIQUG8VleRPtwgTumxnUwayQ/s1600/convegno+in+Polonia+giugno+2019.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="893" data-original-width="715" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd9RaAfjfgX0UiOV-TlYai0-5cfrlpCBzqNhlOV2DeZ-g0s7rRSXm39g0wRKRRofjIwxfTlbnl8VFlwaQIyW1xSO4WKkahXJxudbmxqdQ3Ulas9MTZ5QIRDIQUG8VleRPtwgTumxnUwayQ/s320/convegno+in+Polonia+giugno+2019.png" width="256" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Andrea Quaranta interverrà a una <a href="https://www.naturagiuridica.com/conferenza-trasporto-internazionale-rifiuti/" target="_blank"><span style="color: blue;">conferenza sul trasporto internazionale dei rifiuti</span></a> che si svolgerà in Polonia il 23 settembre prossimo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">conferenza</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> è il risultato dell'attività di Natura Giuridica sas di Quaranta Andrea, società di <a href="https://www.naturagiuridica.com/servizi-consulenza-ambientale/" target="_blank"><span style="color: blue;">consulenza ambientale</span></a> di cui Andrea Quaranta è titolare, <u>di consulenza e supporto a moltissime ditte di autotrasporto che viaggiano tra Polonia e Italia trasportando, tra le altre merci, anche rifiuti. </u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">In Italia, la procedura amministrativa (iscrizione all'ANGA, Albo Nazionale Gestori Ambientali, e domiciliazione almeno annuale) per conseguire la necessaria autorizzazione al trasporto dei rifiuti, nonché in generale la normativa sui rifiuti sono complesse e soggette a frequenti variazioni. Ciò, unito alla difficoltà connesse con la lingua, può rendere difficile l'accesso degli operatori stranieri a questo business. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">E' per questo motivo che da diversi anni <a href="https://www.naturagiuridica.com/consulente-ambientale-andrea-quaranta/" target="_blank"><span style="color: blue;">Andrea Quaranta</span></a> fornisce assistenza alle ditte di autotrasporto sia per conseguire nel minor tempo possibile la necessaria autorizzazione al trasporto dei rifiuti, sia per contestazioni di qualsiasi tipo che possono capitare agli autisti durante i viaggi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Durante la conferenza, gli operatori già clienti e chi desidera affacciarsi a questo tipo di business potrà porre domande ad Andrea Quaranta su diversi aspetti amministrativi; inoltre, verranno annunciati, sulla base delle proposte e delle esigenze espresse dagli operatori professionali, <i>nuovi servizi in abbonamento come per esempio l'assistenza fiscale.</i> </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La conferenza sarà anche un'occasione di confronto e scambio con altri vettori, al fine di intessere relazioni commerciali e creare nuove opportunità di business. </span></div>
NaturaGiuridicahttp://www.blogger.com/profile/03308675227371397856noreply@blogger.com0