Deposito temporaneo di rifiuti: come derogare alla disciplina generale - vademecum su come orientarsi e comportarsi di conseguenza

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Sul sito ipsoa.it - quotidiano, è stato pubblicato il contributo dal titolo "Deposito temporaneo di rifiuti: come derogare alla disciplina generale".
Il deposito temporaneo rappresenta in effetti una delle novità più importanti della normativa sui rifiuti, perché consente di non dover sempre ricorrere, in tempi brevi, a situazioni di smaltimento onerose e sproporzionate rispetto al regime produttivo. Tuttavia, ci sono limiti quantitativi e temporali da rispettare, anche se la norma - che ha subìto molte modifiche perché non scritta bene - ha dato molti grattacapi agli operatori del settore.
L'articolo costituisce un breve vademecum su come orientarsi, e comportarsi di conseguenza.

Dopo aver sinteticamente trattato dell'importanza strategica del deposito temporaneo di rifiuti, sono riassunti in una tabella la definizione di Gestione dei rifiuti, delle varie tipologie di deposito legali con focus sull'ultima definizione di deposito temporaneo.
Le definizioni sono infatti importantissime in questo ambito perché se non si parte da una puntuale individuazione dei caratteri distintivi di tale operazione – attività derogatoria ed eccezionale, collocata funzionalmente a monte della gestione dei rifiuti –  dietro il suo schermo si possono celare discariche abusive o altri gravi illeciti ambientali. Ed è per questo che la definizione di deposito temporaneo ha nel tempo subìto numerose modifiche volte il più delle volte ad allargarne l'ambito operativo. L'articolo ripercorre sinteticamente le principali tappe di questo processo dando conto della stessa "giurisprudenza ampliativa", se così la si vuol chiamare.

Si conclude ricapitolando quelli che costituiscono i limiti attuali al deposito temporaneo secondo i requisiti di prova, categorie omogenee, osservanza delle norme e presidi di sicurezza.